Covid e Turismo in Piemonte. Dati e sondaggi su regione e area LMR. Turisti dimezzati, ma ci sono segnali positivi. Da cogliere in fretta

inserito il 9 Febbraio 2021

Sono stati presentati i dati provvisori del turismo in Piemonte con un focus anche sull’area di Langhe Monferrato Roero relativo alla Fiera Iternazionale del Tartufo rilevati nell’anno più orribile che il turismo piemontese e piemontese abbia mai attraversato.
La pandemia ha chiuso imprese, ristoranti, locali, musei, fiere, concerti, sagre, feste, frontiere. Ha fatto rimanere vuoti aerei, treni, autobus e navi.

In tutto questo disastro il Piemonte e la zona Langhe Monferrato Roero hanno patito e molto, ma, secondo i diagrammi presentati, meno che a livello nazionale e non mancano i segnali incoraggianti anche se davvero non c’è da rilassarsi. Anzi c’è da fare come facevano i vecchi vignaioli piemontesi dopo una grandinata: testa bassa e lavorare il doppio e senza perdere tempo a tutti i livelli comprese sedi istituzionali e di Governo regionale e nazionale.
Qui di seguito la nota stampa e un breve video che ne illustrati i dati raccolti. Buona lettura.

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BILANCIO PROVVISORIO DEL TURISMO 2020 IN PIEMONTE: CALO DI TURISTI PIÙ LEGGERO CHE A LIVELLO NAZIONALE

I dati, non ancora definitivi, registrano -58% negli arrivi e -54% nelle presenze ma anche un buon risultato in agosto e settembre. Le recensioni online confermano l’apprezzamento per gli operatori piemontesi

Con un buon anticipo rispetto agli scorsi anni – grazie alle elaborazionidei dati comunicati dagli operatori ricettivi e locatori attraverso ilservizio Piemonte DatiTurismo (ROSS 1000) – quest’anno l’Osservatorio Turistico Regionale, che opera in VisitPiemonte DMO, può diffondere un primoconsuntivo sui movimenti turistici nella nostra regione nel 2020.

Il bilancio provvisorio registra un calo del 54% di pernottamenti e del 58% degli arrivi rispetto al 2019: un dato sostanzialmente allineato con le rilevazioni nazionali dell’Osservatorio Nazionale del Turismo.

Segnali confortanti emergono dalla lettura dellastagione estiva che, nella nostra regione, ha segnato una buona ripresa dopo la chiusura forzata del lockdown primaverile: a livello di “destinazione Piemonte”, infatti, il calo dei movimenti si riduce in una flessione del 36% degli arrivi e del 38% nelle presenze, con una lenta ripresa nel periodo maggio – giugno. Interessante la risalita di luglio e, soprattutto, del mese di agosto che presenta a livello regionale una flessione complessiva di circa il 27% dei movimenti rispetto al 2019, differenziata tra le diverse aree territoriali.

A livello locale, nell’estate 2020, rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente, si osserva che:

  • l’area Langhe Monferrato Roero ha quasi pareggiato i risultati di agosto 2019 e registrato una perdita del 32% di arrivi e del 31% di pernottamenti nel periodo di settembre-ottobre.
  • Il Cuneese, in agosto, registra -17% di arrivi e -23% di presenze, con una flessione del 34% negli arrivi e del 31% di pernottamenti nel successivo mese di settembre;
  • L’Alessandrino registra in agosto la minore diminuzione di pernottamenti di tutto il 2020 (-24% sull’anno precedente) e del 35% di arrivi. In termini di arrivi, il miglior risultato si verifica, invece, nel mese di settembre; nello stesso mese il deficit nei pernottamenti si ferma a -20%.
  • Biella, Valsesia e Vercelli sostanzialmente pareggiano i risultati del mese di agosto dell’anno precedente, -3% di arrivi e – 0,5% di presenze.
  • Il Distretto dei Laghi registra ad agosto -14% di arrivi e -23% di pernottamenti.
  • L’ATL di Novara vede -38% di arrivi e -33% di pernottamenti;
  • Nell’area Torinese ad agosto -47% di arrivi e -44% di pernottamenti: calo che impatta notevolmente sul consuntivo regionale, anche se si tratta di un dato da considerare ancora provvisorio.

Rispetto ai due macro-settori ricettivi, si evidenzia una maggiore riduzione dei movimenti nel settore alberghiero rispetto all’extralberghiero: questi ultimi, in termini percentuali, sembrano aver sofferto meno nel periodo estivo.

Per consentire una visione più completa delle performance turistiche piemontesi rispetto a quelle italiane, è utile evidenziare i principali dati nazionali 2020 forniti da ISTAT:

il calo complessivo dei visitatori in Italia è stato del 60%, e si stima che rimarranno al di sotto dei valori del 2019 anche nel 2021, con una flessione del 36%.

– gli arrivi internazionali si sono ridotti del 71% mentre il turismo domestico è sceso del 46% rispetto all’anno precedente.

nel periodo estivo luglio-settembre 2020 le presenze dei clienti negli esercizi ricettivi italiani sono calate del 36%, riconducibile soprattutto alle mancate presenze dei clienti stranieri, mentre per i clienti italiani le presenze hanno registrato un meno 13,8.

Tornando ai dati regionali, in Piemonte i movimenti internazionali 2020 hanno subito una contrazione del 67% degli arrivi e del 63% dei pernottamenti, con una minore perdita sul mercato italiano, -53% di arrivi e -48% nelle presenze. La provenienza estera che ha registrato una riduzione più contenuta è il Belgio (meno 49% di arrivi e meno 45% di presenze) e, a seguire, la Svizzera (meno 53% di arrivi e meno 49% di presenze), che rimane comunque la seconda provenienza estera dopo la Germania per valore assoluto di presenze. Guardando, infine, ai movimenti dalle regioni italiane, i turisti provenienti dalla Lombardia hanno confermato l’interesse per la nostra destinazione e fanno registrare la flessione più contenuta tra tutte le provenienze regionali: -38% di arrivi e meno 30% di presenze.

Accanto alle analisi di tipo statistico, le attività dell’Osservatorio Turistico si sono arricchite di nuovi strumenti quali il monitoraggio delle recensioni sul web che consentono di misurare le valutazioni complessive dei visitatori della nostra regione. Nel 2020, il sentiment espresso verso la destinazione Piemonte è pari a 87,6/100, in crescita di circa 1 punto sul 2019 e leggermente superiore al sentiment del totale Italia (86,9/100).

In particolare, il sentiment del Piemonte cresce soprattutto nel periodo estivo arrivando all’87,8/100 per il Piemonte vs 86,5/100 dell’Italia.

La misurazione del sentiment del Piemonte si basa sulla lettura aggregata delle recensioni che i visitatori lasciano sul web (Booking, Expedia, TripAdvisor, post sui vari social network…) riguardo a ricettività, ristorazione e attrattori turistici per un totale di 31.000 punti di interesse. Rispetto al 2019, la pandemia e le restrizioni sugli spostamenti hanno determinato un calo di circa il 35% sul numero complessivo di recensioni redatte.

In termini di profili socio-demografici, il 70,4% delle recensioni sono state redatte da utenti italiani, mentre quelle estere corrispondono al 29,6%, con la Francia in testa tra i paesi esteri (7,3%). La maggior parte delle recensioni è elaborata da coppie e da famiglie (rispettivamente, 51,8% e 23,2%).

Analizzando il comparto ricettivo, sono state rilevate recensioni relative a 5.800 strutture, con un calo di circa la metà: -51,5% sul 2019, in linea con i dati provvisori di arrivi e presenze.

Anche in questa circostanza, sono gli utenti italiani (61,9%) e le coppie (52,4%) a scrivere il numero maggiore di recensioni.

I report sulle analisi periodiche condotte dall’Osservatorio Turistico Regionale sono disponibili in versione completa sul sito corporate della Società:  https://www.visitpiemonte-dmo.org/

Visitatori, reputazione e impatti economici di un grande evento

Dal nuovo Osservatorio Turistico Langhe, Monferrato e Roero segnali incoraggianti sul turismo estivo 2020 nonostante la pandemia

Nei sondaggi condotti durante lo scorso anno, l’area di Langhe-Monferrato Roero è stata la destinazione più indicata fra le intenzioni di viaggio degli italiani per una vacanza in Piemonte, dopo Torino e Città metropolitana. E, pur nel quadro della crisi globale del turismo, una nota positiva è stata rappresentata dall’aumentata propensione di spesa dei turisti negli scorsi mesi estivi.

Queste e altre evidenze – frutto di sondaggi, sentiment analysis, dati statistici e spend index effettuatidall’Osservatorio Langhe Monferrato Roero -, rappresentano strumenti fondamentali per interpretare i chiaroscuri di un anno molto difficile e per progettare la ripartenza dell’area Unesco e dell’intero Piemonte.

L’Osservatorio Langhe Monferrato Roero nasce grazie al protocollo d’intesa siglato il 13 marzo 2020 tra VisitPiemonte – Regional Marketing and Promotion (la società in-house della Regione e di Unioncamere Piemonte per la valorizzazione turistica e agroalimentare del territorio), Unioncamere Piemonte, soggetto di raccordo e rappresentanza delle imprese regionali, l’Ente Turismo Langhe Monferrato Roero, l’Ente Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba (organizzatore dell’omonimo evento), motore di promozione del sistema turistico piemontese nel suo complesso, e la Banca d’Alba.

Inizialmente incentrato sulla misurazione degli effetti della Fiera internazionale e di Vinum, la pandemia ha trasformato il contesto di analisi e, di conseguenza, costretto a modificare l’impostazione del lavoro ampliando la valutazione su tutto l’anno, monitorando anche i periodi di lockdown.

Un aspetto interessante emerso durante la presentazione è che i dati statistici provvisori sui flussi turistici delle Langhe Monferrato Roero evidenziano una risalita, dopo il lockdown primaverile, fino a raggiungere, nel mese di agosto, i valori di arrivi e presenze del 2019 nonostante l’assenza dei visitatori internazionali che, ogni anno, rappresentano una componente importante dei movimenti turistici per questa zona.

All’interno dei tre sondaggi – realizzati dall’Osservatorio Turistico Regionale in maggio, agosto, novembre- sulla propensione degli italiani a trascorrere una vacanza in Italia se, da un lato, è emersa chiaramente una progressiva diminuzione dell’intenzione di fare vacanza, passata dal 58% di maggio al 12% di novembre; al contrario, la quota di coloro che avrebbero scelto il Piemonte per fare vacanza è cresciuto progressivamente dal 25% al 42%.

In tutti e tre i sondaggi Langhe Monferrato Roero con Alba – si posiziona sempre al secondo posto fra ledestinazioni piemontesi scelte, dopo il territorio del Torinese.

In particolare rispetto all’appeal della Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba 2020, dalle interviste di fine agosto agli italiani è emerso che il 25% degli intervistati conosce bene l’evento e che, di questi, il 70% aveva partecipato in passato ed il 7% pensava di partecipare alla 90^ edizione del 2020.

Oltre ai sondaggi e alle rilevazioni statistiche, il terzo set di dati che costituiscono il nuovo Osservatorio LRM si basa sul monitoraggio delle recensioni on-line dei punti di interesse della destinazione (ricettività, ristorazione e attrattori), da cui emerge unacontrazione numerica dei commenti rilasciati, in linea con l’andamento del lockdown primaverile e la ripresa estiva. Da sottolineare che, durante il periodo di apertura al pubblico della 90° edizione della Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba, la ristorazione ha raccolto comunque un +6,7% rispetto all’anno precedente.

Il quarto elemento essenziale del nuovo Osservatorio è costituito dallo Spend Index, cioè il monitoraggio della spesa sul territorio, frutto del recente accordo siglato da Unioncamere Piemonte con Mastercard al fine di analizzare i volumi delle transazioni economiche, avviando un progetto pilota su un perimetro di analisi comprendente 23 comuni, tra i quali Alba e le principali località limitrofe.

Dai dati relativi allo Spend Index si osserva che l’area Albese – dopo l’inevitabile crollo nei mesi del primo lockdown – nel periodo estivo dimostra una forte capacità di reazione che si concretizza in una graduale ripresa dei volumi di spesa. Il peggioramento del quadro pandemico e la conseguente introduzione di nuove restrizioni nel mese di novembre hanno portato a un nuovo significativo calo del trend di speso indicizzato. Una leggera ripresa viene registrata nelle settimane centrali di dicembre, grazie alle aperture del periodo prenatalizio, con dati di spesa che restano comunque inferiori rispetto all’anno precedente.

Considerando complessivamente l’area Albese, nell’intero 2020 la spesa media settimanale con carta di credito è variata da un minimo di 89 € a circa 118 € in concomitanza dell’avvio in presenza della Fiera del Tartufo.

Questo è, in sintesi, il quadro generale che emerge integrando i risultati messi a disposizione dei partner del protocollo d’intesa. In particolare, VisitPiemonte DMO con l’Osservatorio Turistico Regionale ha lavorato sulla parte riguardante le statistiche ufficiali del turismo (indagine ISTAT – dati provvisori), sull’indagine di propensione al viaggio degli italiani, sviluppata in collaborazione con METIS Ricerche Srl, e sull’analisi del sentiment, monitorato attraverso Travel Appeal Index. Unioncamere Piemonte ha reso disponibili gli indicatori di spesa ottenuti attraverso il servizio Spend Index, basato sulle transazioni del circuito Mastercard.

Lo studio completo sarà consultabile su: https://www.visitpiemonte-dmo.org/osservatorio-lmr/


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