«Corrierone và a cagare!», l’invito di un lettore di SdP al Corriere della Sera che a 5 giorni dal Natale pubblica la solita marchetta sugli Champagne

inserito il 19 Dicembre 2014

Ce l’ha urlato al telefono: «Ma avete visto quello che hanno fatto i vostri colleghi! Una bella marchetta allo Champagne francese a 5 giorni dal Natale. Corrierone và a cagare, tu e i tuoi giornalisti eno-tafazzisti». Lo sfogo, forse un po’ colorito, è di un lettore di SdP che legge, hailui, anche il Corriere della Sera il quale oggi, nella sua versione online, appunto a cinque giorni dal Natale e a 15 dal Capodanno, non ha trovato di meglio da scrivere che una bella marchettona sugli Champagne, questa volta quelli low cost, come dire “perché bere gli spumanti italiani quando si può avere allo stesso prezzo un blasonato vino francese?”. Non ci credete? leggete qui.

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Diciamo subito che lo svaccamento della stampa italiana, soprattutto quella delle grandi testate generaliste, è una non notizia. Giusta l’incazzatura del nostro lettore italiano che in un sussulto di eno-patriottismo si chiede perché certi “esperti” di comunicazione faccia di queste stupidaggini. Tuttavia non resta che farsene una ragione: alcuni italiani, e tra loro purtroppo anche giornalisti, sono i peggiori testimonial del “Made in Italy”. Tra l’altro nella pagina online del sito del Corriere, la marchetta champagnista è corredata dalla pubblicità di un produttore vinicolo piemontese che reclamizza non già Alta Langa o Asti docg, ma un Prosecco doc qualsiasi. Siamo davvero alla frutta.

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Dulcis (si fa per dire) in fundo sulla pagina de Le Monde, quotidiano omologo del nostro Corriere non c’è traccia di vino italiano. Guardate qui. E ci mancherebbe! I cugini francesi saranno anche degli italiani di cattivo umore, ma quando si tratta di fare business con il vino non guardano in faccia nessuno. Noi, invece, li aiutiamo. Che geni questi italioti!

Filippo Larganà (filippo.largana@libero.it)

1 Commento Aggiungi un tuo commento.

  1. Adriano Salvi 19 Dicembre 2014 at 14:29 -

    niente di nuovo…..che io ricordi sono decenni che i “noti quotidiani” e riviste e “esperti” vari in prossimità del Natale dedicano ampio spazio al mito champagne, quello che è sempre stato la bandiera issata dai nostrani arricchiti ancor prima del boom economico. da sempre uno status symbol per la truppa sempre folta dei tangentari e del sempre popoloso sottobosco di chi punta più all’apparire che all’essere…..non se ne esce,,,,,anche se è vero che molti champagne hanno abbassato e di molto negli ultimi anni le quotazioni ed anche i “paria” italioti sono in grado di comprarli al supermercato per metterli a tavola a Natale e far finta di non essere nella miseria più nera nella quale invece si ritrovano……cin cin …

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