Cantine. Vinchio & Vaglio (Astigiano) al centro di una start-up della Barbera, tra iniziative pro Coni e vigne open per clienti e appassionati

inserito il 10 Dicembre 2015

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«La cantina sarà al centro di un nuovo progetto sulla Barbera. Per ora non possiamo dire di più, perché l’iniziativa è portata avanti con la Confederazione agricoltori (Cia) e il Consorzio. Tuttavia possiamo dire che sarà un evento che potrebbe cambiare il mondo della Barbera fornendo nuove possibilità di sviluppo ad un vino, un territorio e una filiera che meritano molto di più di quello che hanno ora». Lorenzo Giordano, presidente della Cantina sociale di Vinchio e Vaglio nel’Astigiano, ha risposto così alle domande di SdP in merito all’iniziativa di un nuovo disciplinare e un nuovo nome che dovrebbe individuare una Barbera quotidiana, concetto da start-up lanciato qualche mese fa dall’enologo Giuliano Noè che per supportarlo aveva evocato il modello francese dei vini Grand Ordinaire. Giordano ha accennato al progetto Barbera nel corso di un incontro con la stampa che è servito pera fare il punto su produzione, vendita e remunerazione delle uve di una delle cooperative più attive e all’avanguardia del Piemonte. Presidente, direttore Ernestino Lajolo e l’enologo Noè, con l’assistenza del responsabile della comunicazione dell’enopolio, Paolo Monticone, hanno parlato di produzione, tecniche di cantina, annate e premi (L’enopolio ha anche recentemente ottenuto due prestigiosi riconoscimenti per la sua attività e i suoi vini) sottolinenando come «nonostante le difficoltà economiche in cui versano molti mercati tradizionali i dividendi distribuiti ai soci per i conferimenti 2014, per circa 3 milioni di euro, sono cresciuti del 3,2% rispetto all’anno precedente». Infine la carta d’identità della Cantina: 181 soci, una superficie vitata di 440 ettari, 227 coltivati a barbera. Gli ettolitri di vino prodotti con le uve della vendemmia 2015 sono stati poco più di 28 mila. Un milione e 238 mila le bottiglie vendute a cui si aggiungono 330 mila bag-in-box. Il fatturato sfiora i 7 milioni e 700mila euro di cui 1.291.500 all’estero (17% con principali mercati Danimarca e USA). Infine un paio di iniziative: le bottiglie di Barbera della Cantina che saranno omaggiate ai vertici del Coni nel corso di un’iportante evento nazionale e l’idea di portare i clienti e appassionati dei vini della cooperativa direttamente in vigna per illustrare metodi di allevamento delle viti e di raccolta delle uve. «Un modo per far conoscere il nostro paesaggio e la nostra filiera, dai filari alla bottiglia» ha detto Giordano.

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