Canelli. Arriva “Da Porco a Porco”, elogio del maiale nella capitale italiana dello spumante e del moscato

inserito il 3 Febbraio 2010

Si chiama Cleopatra è gioviale, simpatica, ma non ama che le si chieda l’età. Dicono che apprezzi la vita all’aria aperta e il buon cibo tanto che il suo peso è di quasi… tre quintali.

Sì, perché Cleopatra è una femmina di maiale che, per un giorno, il 14 febbraio, sarà al centro della manifestazione “Da Porco a Porco – Elogio del maiale” l’evento gastronomico (la foto che pubblichiamo è uno dei bozzetti-logo della manifestazione ideati dalll’illustratore Giacarlo Ferraris) inserito in una dieci giorni del gusto e delle eccellenze enogastronomiche che va dal 7 al 16 febbraio (martedì grasso).

Il 14 è in programma anche il “Carnevale Storico” di Canelli, la capitale astigiana dello spumante e del moscato e una delle più importanti città del vino del mondo.

L’iniziativa è organizzata dall’amministrazione comunale guidata dal sindaco Marco Gabusi. A tirare le fila dell’evento l’assessore alle Manifestazioni, Aldo Gai (da anni interpreta il Colonnello Taffini, personaggio centrale della rievocazione storica l’Assedio di Canelli che si svolge in giugno) che si occupa dell’organizzazione di spettacoli, progetti, avvenimenti che riguardano la città e il suo territorio.

Dunque “Da Porco a Porco” è una sagra gastronomica dedicata al maiale? «Non solo – risponde l’assessore Gai -. Intanto è abbinata ad una dieci giorni gastronomica e al Carnevale Storico canellese dedicato ai bambini, ma che farà divertire anche i grandi e che è una kermesse distante dalle solite feste in maschera. Il nostro Carnevale Storico si rifà piuttosto ai balli mascherati dell’Ottocento e anche di alcuni secoli prima, quando al centro dei festeggiamenti oltre al travestimento c’era la libertà, per un giorno, di fare e dire quello che passava per la testa, nel rispetto delle regole, certo. Tutto in ossequio a quella “follia” buona che induceva ad un sano anticonformismo, una parentesi di sregolatezza prima del tradizionale periodo di penitenza quaresimale»

Gai parla anche dell’esemplare di suino protagonista della manifestazione. «Cleopatra – dice – è un suino domestico che vive in un allevamento non distante da Canelli. Voglio subito precisare che non è destinato al macello e nella cascina che la ospita ormai da un po’ di tempo, è trattata con tutti i riguardi, come il gatto o il cane di casa. Durante tutta la giornata della festa a lei, che per 24 ore sarà il sindaco della città, si potranno rivolgere canellesi e forestieri, per chiedere favori e grazie, interventi e pareri. Cleopatra risponderà a tutti tramite, ovviamente, un portavoce esperto in traduzioni di suinesco».

Ironia a parte la manifestazione canellese, per la prima volta porta nel Sud Astigiano le eccellenze delle produzioni tipiche collegate alla salumeria italiana.

«Ci saranno, infatti – annota Gai – stand con salumi tipici, oltre che da alcuni lavoratori astigiani e piemontesi, anche da varie regioni italiane, come la Valle d’Aosta, l’Umbria, l’Abruzzo, la Toscana e l’Emilia Romagna».

Oltre ai salumi, principe della festa sarà anche il Tartufo Nero del Piemonte, parente invernale del più famoso (e più caro) Tartufo Bianco d’Alba, che si raccoglie in autunno.

Dal 7 al 16, oltre a bar e caffé cittadini che proporranno aperitivi a base di salame, prosciutto, lardo, pancetta e culatelli vari, ci saranno anche i ristoranti della zona che avranno menù con ricette a base di tartufo nero, salumi pregiati e gustosi tagli di carne di maiale.

Immancabili le degustazioni di vini locali, in testa Barbera, Dolcetto, Asti Spumante e Moscato d’Asti docg, e le visite alle Cattedrali Sotterranee, cioè le cantine storiche canellesi dove ancora oggi maturano vini e spumanti, tassello importante del Progetto Unesco che candida le vigne piemontesi a diventare Patrimonio dell’Umanità.

In questo senso il giovane sindaco canellese, Marco Gabusi, sottolinea la valenza di valorizzazione territoriale della manifestazione: «Lo spirito goliardico e ironico dell’iniziativa è collaterale e anzi integra una potenzialità turistica che come amministrazione municipale abbiamo intenzione di supportare al massimo. Canelli – aggiunge il primo cittadino – con i suoi palazzi storici, le sue cantine sotterranee, le maison vinicole, le colline disegnate dai vigneti è un luogo del cuore e della cultura per chi è in cerca di quel senso del buon vivere che non comprende solo le tipicità della tavola, ma anche un paesaggio incontaminato e un’ospitalità sempre calorosa».

Altre informazioni sul sito www.comune.canelli.at.it o direttamente al link: http://www.comune.canelli.at.it/servizi/notizie/notizie_fase02.aspx?ID=462

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