I campioni d’Italia del calcio non bevono italiano. Per il suo secondo scudetto consecutivo la Juventus, campione d’Italia, non ha brindato italiano e preferito, certo per contratto di sponsoring, stappare magnum di Champagne e bottiglie di birra.
Guardate la gallery de La Stampa qui. Non è la prima volta. Anche l’anno scorso le bollicine francesi la fecero da padrone nello spogliatoio bianconero. E anche allora lo scrivemmo su questo blog (rileggete qui). Alcuni lettori commentarono tirando in ballo la dura legge degli sponsor e la scarsa attenzione delle aziende italiane del settore a sponsorizzare grandi squadre.
Non è sempre così. Il Milan, per esempio, all’ultimo suo scudetto brindò in campo con uno spumante italiano. Ma la cosa che ancora non ci va proprio giù è il fatto che gli Agnelli, la famiglia che è proprietaria della Fiat, del quotidiano La Stampa, di tante altre cose e della Juventus, con il vino ha molto a che fare, essendo, per ora, ancora piemontesi e avendo parenti (i Cordero di Montezemolo) che producono vini nobilissimi. Eppure nulla da fare. Gli euro francesi arrivano sempre prima, persino del territorio. Pazienza, vorrà dire che la prossima stagione il Psg di Carletto Ancellotti avrà magari un Asti docg come sponsor… sì, magari… p.s. per i non appassionati di calcio: quelli nella foto (dal sito LaStampa.it), che brindano con birra e Champagne, sono da sinistra Andrea Agnelli, presidente Juventur, e Angelo Alessio, “secondo” dell’allenatore bianconero, Antonio Conte.
Filippo Larganà (filippo.largana@libero.it)