Questa mattina un tipo straniero ci ha detto che l’unica cosa che sa dell’Italia è che abbiamo un Presidente del Consiglio bizzarro. Veramente non ha detto proprio bizzarro. Ma fa lo stesso. Come italiani ci siamo sentiti un po’ presi per i fondelli. È mai possibile che all’estero siano così sempliciotti (veramente non abbiamo pensato proprio “sempliciotti”) da fermarsi alle presunte gaffe, all’italietta delle barzellette, dei politicanti da strapazzo, degli scioperi e delle bustarelle, della mafia e dell’immondizia nelle città, dei furbi e dei disonesti. È mai possibile che non vedono, o non vogliono vedere, l’Italia che lavora, che stenta ad arrivare alla fine del mese ma ci arriva con dignità, che perde il lavoro e comunque si dà da fare per non restare indietro, che ha fede nella politica nonostante i politici (tutti), che legge i giornali e i libri, che sa chi è Shakespeare ma anche Dante e Gabriel Garcia Marquez, che sa ascoltare e fare la musica (tutta), che rispetta l’ambiente e le idee degli altri (anche quelle di Berlusconi, di Sarkosy o di Obama) anche se non le condivide? È mai possibile che non vedono l’Italia che si tira su le maniche, sempre? È mai possibile che non vedono l’Italia che oggi, vigilia di Pasqua 2009, è in Abruzzo, vicino a chi ha perso tutto, senza chiedersi che cosa dice la destra o la sinistra, ma semplicemente aiutando senza chiedere nulla in cambio?
Buona Pasqua
Filippo Larganà e Vittorio Ubertone