Dopo il Moscato anche per le uve Brachetto è arrivato l’accordo interprofessionale. Lo ha confermato con una sua nota ufficiale l’assessore regionale all’Agricoltura della Regione Piemonte, Claudio Sacchetto. Ecco il comunicato in versione integrale:
«La commissione paritetica per l’accordo di filiera del Brachetto d’Acqui e Piemonte Brachetto ha raggiunto l’accordo sulla resa ad ettaro e sul prezzo delle uve per la campagna 2011.
Le parti hanno convenuto sul raggiungimento di una resa di 45 quintali a ettaro di DOCG di Brachetto d’Acqui “Spumante”, con la possibilità di applicazione del meccanismo blocage-deblocage per ulteriori 5 quintali.
Per il Piemonte Brachetto “Spumante” la resa è pari resa di 51,75 quintali a ettaro.
Per le tipologie Piemonte e Acqui “tappo raso” è stata condivisa la scelta di produrre 53 quintali a ettaro di DO, con l’applicazione, anche in questo caso, di altri 5 quintali di blocage-deblocage.
I prezzi delle uve a denominazione sono rimasti invariati rispetto al 2010, mentre è aumentato notevolmente il compenso per i prodotti esclusi dalla rivendicazione a DO, passando da 0,2250 Euro al Kg del 2010 a 0,3350 Euro di quest’anno.
Nel complesso, il reddito a ettaro dei viticoltori si aggirerà per il 2011 intorno ai 7.700 Euro al lordo delle trattenute del Consorzio di Tutela, con un incremento medio pari a poco meno di 400 Euro rispetto al 2010.
L’Assessore Regionale all’Agricoltura Claudio Sacchetto commenta:
“Era importante chiudere le trattative entro questa settimana poiché quest’anno la vendemmia si prevede anticipata, con un probabile inizio già nei prossimi giorni.
In media gli agricoltori percepiranno quasi 400 euro in più ad ettaro rispetto al 2010, arrivando ad una media di circa 7.700 Euro a ettaro al lordo delle trattenute del Consorzio di Tutela. Un dato importante che, sommato al processo di distillazione di crisi, ottenuto dalla Regione Piemonte e dalla filiera che sta riducendo fortemente le giacenze, denota incoraggianti segnali di ripresa del comparto Brachetto che ha assoluta necessità di essere rilanciato per dare un reddito soddisfacente ai produttori. L’obiettivo di superare gli 8.000 Euro di ricavo ad ettaro si sta avvicinando e ci auguriamo possa essere raggiunto nella prossima vendemmia”.»