Canelli, nell’Astigiano, al confine con la provincia di Cuneo, è la patria dove nacque, nel 1865, il primo spumante d’Italia.
Lo ripetiamo sempre, ma non è mai abbastanza per l’ego quanto mai striminzito dei piemontesi se messo a confronto con quello di altre zone spumantiere italiane ed estere.
Dunque fa piacere che un concorso asiatico abbia premiato uno spumante Metodo Classico (fermentazione in bottiglia) prodotto da un’azienda canellese, la Bosca che ha quasi due secoli di storia vinicola alle spalle, con una Cantina annoverata tra le quattro Cattedrali Sotterranee canellesi (le altre sono Contratto, Coppo e Gancia) da partì il progetto che nel 2014 portò alla dichiarazione dei paesaggi vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato Patrimonio dell’Umanità Unesco. Qui la nota stampa che dà conto del premio asiatico. Buona lettura.
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Lo spumante metodo classico “Riserva del Nonno” di Bosca riceve un importante riconoscimento dal mercato asiatico in occasione dell’”Asia Wine Trophy” prestigioso concorso enologico asiatico patrocinato dall’OIV.
In occasione della settimana internazionale del vino tenutasi nei giorni scorsi a Daejeon (Corea del Sud), una giuria di 140 giudici internazionali, provenienti da tutti i principali paesi importatori dell’Asia, ha assegnato ad uno dei prodotti storici di Bosca il premio speciale “Best Sparkling Wine”. Inoltre, la Riserva del Nonno è stata l’unica a ricevere la medaglia “Grand Gold” nella categoria spumanti.
“La Riserva del Nonno è un pilastro storico della nostra azienda, prodotto interamente a mano da più di 70 anni, nelle Cattedrali Sotterrane Bosca, Patrimonio Mondiale dell’Umanità per l’UNESCO. E’ per noi fonte di ispirazione, magia, passione e gioia e questo riconoscimento ci rende particolarmente orgogliosi. Faccio i miei complimenti a tutto il nostro team per aver creato un prodotto così unico e meraviglioso.” commenta Polina Bosca, CMO dell’azienda.
Bosca vanta una storia di quasi 190 anni. Il suo percorso è stato, da sempre, caratterizzato da una forte impronta anticonformista che le ha permesso di costruire un dialogo coinvolgente e inclusivo volto ad avvicinare un pubblico allargato al mondo delle bollicine. “Tra i mercati obiettivo dei prossimi anni, oltre al potenziamento della presenza sul mercato italiano e USA, c’è l’Asia. Le nuove generazioni orientali stanno ampliando le occasioni di consumo di alcolici, da un lato premiando la qualità del prodotto – come dimostra il premio attribuito alla Riserva del Nonno – e dall’altro prediligendo i sapori dolci. Un trend che si avvicina alle nostre linee di prodotto.” aggiunge Pia Bosca, CEO dell’azienda.
L’Asia Wine Trophy ha inoltre premiato i vini rossi Bosca assegnando la medaglia “Silver” al Mabel Barbera D’Asti DOCG Superiore (annata 2016) e quella “Gold” al Barolo DOCG Luigi Bosca (annata 2015).
Bosca. Oltre lo spumante dal 1831
Fondata a Canelli nel 1831 da Pietro Bosca, la storica casa spumantiera è una realtà familiare giunta alla sesta generazione con Pia, Gigi e Polina Bosca. L’azienda è nota in Italia e nel mondo, grazie alla presenza in ben 40 Paesi ed una produzione media annuale di 50 milioni di bottiglie, per l’attitudine all’innovazione e la costante ricerca di nuovi prodotti. Tale propensione ha portato ad affiancare all’offerta tradizionale di spumanti, vino e aperitivi diverse proposte più innovative Sparkletini, Verdi e Toselli. Le cantine Bosca, site nel centro di Canelli, fanno parte delle Cattedrali Sotterranee di Canelli dichiarate dall’UNESCO, nel 2014, Patrimonio Mondiale dell’Umanità nel 50° sito italiano intitolato “I paesaggi vitivinicoli del Piemonte: Langhe, Roero e Monferrato”. www.bosca.it – FB @cantine.bosca – IG boscaspumanti