Le bolline piemontesi rialzano la testa? Di sicuro stanno tentando di costruirsi una stagione felice sulla scia delle tendenze di mercato. È il caso di due produttori astigiani che in questi giorni sono all’onore delle cronache.
Il primo è il canellese Tosti-Bosca che ha piazzato sue bottiglie di brut sia alle premiazioni delle tappe del Giro d’Italia 2010 di ciclismo in corso, che a Casa Italia, la struttura di promozione dell’agroalimentare italiano che segue i nostri atleti impegnati in competizioni internazionale, nello specifico è la Nazionale di calcio che parteciperà ai prossimi mondiali in Sud Africa.
Altra maison vinicola astigiana che ha visto premiati i suoi sforzi nel declinare in piemontese l’effervescenza delle bollicine è la Dezzani di Cocconato.
Il suo spumante rosè “531” si è piazzato tra i 7 migliori prodotti italiani, con tanto di medaglia d’oro, giudicati al concorso Mondial du Rosé 2010 (quasi mille vini presentati) che si è svolto a Cannes, in Francia.
Alla gara vinicola, con 183 medaglie la Francia si è ovviamente attestata sul gradino più alto del podio, seguita dall’Italia con 18 medaglie, dalla Spagna con 15 e dall’Ungheria con 8.
Il Brut Rosè 531 (il numero è l’altitudine sul livello del mare della vigna da cui si ricavano le uve di nebbiolo) è prodotto in 12mila pezzi e ha un prezzo al consumatore attorno ai 20 euro.
Ha detto a Sdp, Luigi Mezzani: «È una soddisfazione per la nostra azienda che ha creduto nel progetto 531, oggi premiato a uno dei concorsi più importanti del mondo in un territorio, come quello francese, che, tradizionalmente, compete con i nostri vini».
Insomma vincere a casa dei francesi, per i produttori italiani, vale doppia goduria, quasi come battere i cugini d’Oltralpe ad una finale di calcio (è già accaduto).
Sdp