Bollicine piemontesi ai vertici. Tosti va in bici e in Sud Africa, Dezzani vince con lo spumante rosé

inserito il 12 Maggio 2010

Le bolline piemontesi rialzano la testa? Di sicuro stanno tentando di costruirsi una stagione felice sulla scia delle tendenze di mercato. È il caso di due produttori astigiani che in questi giorni sono all’onore delle cronache.

Il primo è il canellese Tosti-Bosca che ha piazzato sue bottiglie di brut sia alle premiazioni delle tappe del Giro d’Italia 2010 di ciclismo in corso, che a Casa Italia, la struttura di promozione dell’agroalimentare italiano che segue i nostri atleti impegnati in competizioni internazionale, nello specifico è la Nazionale di calcio che parteciperà ai prossimi mondiali in Sud Africa.

Altra maison vinicola astigiana che ha visto premiati i suoi sforzi nel declinare in piemontese l’effervescenza delle bollicine è la Dezzani di Cocconato.

Il suo spumante rosè “531” si è piazzato tra i 7 migliori prodotti italiani, con tanto di medaglia d’oro,  giudicati al concorso Mondial du Rosé 2010 (quasi mille vini presentati) che si è svolto a Cannes, in Francia.

Alla gara vinicola, con 183 medaglie la Francia si è ovviamente attestata sul gradino più alto del podio, seguita dall’Italia con 18 medaglie, dalla Spagna con 15 e dall’Ungheria con 8.

Il Brut Rosè 531 (il numero è l’altitudine sul livello del mare della vigna da cui si ricavano le uve di nebbiolo) è prodotto in 12mila pezzi e ha un prezzo al consumatore attorno ai 20 euro.

Ha detto a Sdp, Luigi Mezzani: «È una soddisfazione per la nostra azienda che ha creduto nel progetto 531, oggi premiato a uno dei concorsi più importanti del mondo in un territorio, come quello francese, che, tradizionalmente, compete con i nostri vini».

Insomma vincere a casa dei francesi, per i produttori italiani, vale doppia goduria, quasi come battere i cugini d’Oltralpe ad una finale di calcio (è già accaduto).

Sdp

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