Assaggiare un Nebbiolo, ma in vesti diverse dalle solite. Questa è la filosofia che c’è dietro al “Nebbione”, primo vino spumante metodo classico prodotto da una base 100% delle uve nebbiolo.
Da più di un decennio questo è possibile grazie all’intuizione dell’enologo Sergio Molino che ha usato il procedimento del Metodo Classico, nato a Canelli, nell’Astigiano, nel 1865 e ispirato a quello dello Champagne, ma partendo da uve nebbiolo. Una scelta a tratti tecnicamente rischiosa, ma ricca di quello spirito pionieristico che fa progredire.
Nella nota stampa ufficiale dell’associazione Nebbione, Molino ha ricordato cosa ci sia stato e ci sia ancora dietro all’idea del Nebbione. «Ci sono voluti anni di analisi e ricerche che mi hanno portato a capire che il grappolo di Nebbiolo, nella sua parte più bassa nel periodo pre-vendemmiale ha il grado di acidità perfetto per creare una base spumante. Da qui l’idea di utilizzarlo per un metodo classico e la creazione del gruppo di lavoro».
Nel frattempo il progetto Nebbione ha acquisito popolarità, allargando i propri confini a territori dalle Langhe del Barolo e Barbaresco, al Roero, all’Alto Piemonte del Ghemme e del Gattinara e, nel 2017, riunendosi in un’associazione a promozione e tutela del prodotto, che ha lo scopo di rendere il Nebbione parte dell’eccezionalità degli spumanti piemontesi.
Il disciplinare impone poche regole, ma chiare: soltanto le punte dei migliori grappoli di Nebbiolo, quindi dai vigneti più vocati e meglio esposti, oltre 40 mesi sui lieviti, dosaggio zero, senza dimenticare il Metodo Classico.
Ma come assaggiare gli ultimi Nebbione? L’appuntamento è per il 29 febbraio 2024, nella sede dell’AIS (Associazione Italiana Sommelier) Piemonte, a Torino, in via Modena 23. Lì, dalle 20,30, sarà possibile degustare le bollicine Nebbione attualmente in commercio, grazie a una selezione tra quelli in anteprima e una retrospettiva di tagli delle punte più vecchi. Info qui.
(Nella foto di copertina un gruppo di produttori)
Enrico T. Larganà
In Anteprima saranno proposti:
Molino Sergio – taglio delle punte 2019 – 42 mesi sui lieviti
Tenuta La Torretta – taglio delle punte 2019- 42 mesi sui lieviti
Daniele Dabbene taglio delle punte 2019- 38 mesi sui lieviti
Dell’annata corrente in commercio saranno degustati:
Rivetto dal 1902 – Kaskal – taglio delle punte 2016 – 60 mesi sui lieviti
Travaglini – Nebole’ – taglio delle punte 2017 – 48 mesi sui lieviti
Franco Conterno – Na Punta – taglio delle punte 2018- 40 mesi sui lieviti
Enzo Boglietti – taglio delle punte 2018- 53 mesi sui lieviti
Gerlotto fratelli – Nobil – taglio delle punte 2018- 40 mesi sui lieviti
Poderi Elia – Bollanso – taglio delle punte 2018- 48 mesi sui lieviti
In assaggio anche una retrospettiva:
Rivetto dal 1902 -Kaskal – taglio delle punte 2010 – 45 mesi sui lieviti
Travaglini – Nebole’ – taglio delle punte 2015- 84 mesi sui lieviti
Franco Conterno – Na Punta – taglio delle punte 2014 – 36 mesi sui lieviti
Spirito Agricolo Ballarin – punte dei 3 ciabot – taglio delle punte 2014 – 72 mesi sui lieviti
Enzo Boglietti taglio delle punte 2017 – 48 mesi sui lieviti
Gerlotto Fratelli – Nobil taglio delle punte 2016 – 50 mesi sui lieviti