Barbera & C. Il Consorzio dà i numeri del “rimbalzo” post chiusure Covid. «Dato migliore degli ultimi anni». Intanto il rosato…

inserito il 8 Giugno 2021

Qualcuno lo aveva dato per scontato, altri meno, di certo c’è che il “rimbalzo” delle vendite di vino c’è stato ed è arrivato, puntuale, dopo le parziali riaperture di locali, ristoranti e mescite, decise dal Governo a seguito di un netto miglioramento dei dati della pandemia via via più positivi anche grazie a una campagna vaccinale sempre più veloce ed efficiente.

In questo senso acquistano rilevanza i numeri forniti in questi giorni dal Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato che, in una nota stampa, indica: «L’imbottigliato complessivo delle 13 denominazioni tutelate dal Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato registra un incremento del 5% (31 maggio 2021), il numero più alto degli ultimi quattro anni».

Secondo l’analisi consortile si tratterebbe di «un segnale che esclude l’ipotesi di una crisi strutturale» e che, d’altra parte, «sottolinea la solidità di un’area organizzata e che ha retto all’urto della crisi sanitaria globale».

Entrando nello specifico sono andate bene le Docg, con la Barbera d’Asti che fissa un + 1,4%, il Ruché di Castagnole Monferrato a + 5,7%, il Nizza a + 32,5% e il Terre Alfieri, che la prossima settimana sarà al centro di una presentazione riservata alla Stampa a cui SdP parteciperà, in grande recupero con + 38,2 %. In crescita anche la Doc Piemonte, con + 8,1%. Interessante anche il dato delle giacenze con una decrescita pari a – 44.981 ettolitri.

Filippo Mobrici, presidente del Consorzio, ha commentato così di dati: «L’incremento sensibile dell’imbottigliato conferma la solidità delle nostre aziende che, anche in periodo di restrizioni, hanno dimostrato un’ottima tenuta». Il presidente, inoltre, ha sottolineato la tenuta dei prezzi all’ingrosso di vino sfuso: «Un elemento che riguarda il valore e dal quale non possiamo prescindere, anche per remunerare dignitosamente il vigneto».

Infine nella nota del Consorzio si fa osservare il fenomeno “rosato” che nella versione Piemonte Doc Rosato ha fatto registrare un + 171,2% e in quella Monferrato Doc Chiaretto un + 39, 4%.

SdP

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