A poco più di un mese, fine luglio, dall’approvazione dell’annuale bilancio, i dati economici della Cantina di Vinchio e Vaglio risultano tutti, malgrado le inevitabili difficoltà dovute al lungo periodo di parziale o totale chiusura da pandemia, con il segno più. Forte di 192 soci per 452 ettari coltivati a vite, di cui 277 riservati alle uve barbera (45.600 i quintali della vendemmia 2020 per circa 33mila ettolitri di vino) la Cantina ha venduto poco meno di un milione di bottiglie e, dato estremamente significativo, quasi 550mila bag-in-box che corrispondono, questi ultimi, a quasi 25mila ettolitri. Cifre che portano il fatturato complessivo della cantina a quasi 9 milioni di euro (8.851.000) di cui poco meno di un milione dal commercio estero ed da quello interno.
“Dati confortanti – ha spiegato il direttore, in carica da pochi mesi, Marco Giordano – che, tra l’altro risultano in forte miglioramento nei primi cinque mesi del 2021, con un incremento del 6.5% in Italia, un aumento dell’imbottigliamento in bag-in-box di circa 120mila unità ed il ritorno alle medie ante virus di incasso (circa un milione mezzo di euro l’anno) del punto vendita della Cantina che nei mesi del lockdown si erano inevitabilmente contratte del 20%”.
Ma tutto questo è solo uno dei versanti su cui la Cantina di Vinchio e Vaglio ha operato nell’ultimo anno e mezzo, come è stato evidenziato durante un recente incontro con gli operatori della comunicazione a cui sono intervenuti il presidente Lorenzo Giordano, il vicepresidente Cristiano Fornaro, il direttore Marco Giordano ed i due responsabili dell’area commerciale, Tessa Donnadieu per l’estero e Gianni Catto per il mercato italiano.
I mesi di chiusura da virus sono infatti serviti per giungere al completamento di alcuni progetti pensati prima dello scoppio della pandemia, come quello dei Sentiero dei Nidi di Vinchio e Vaglio, ora definitivamente a disposizione degli appassionati della natura e del buon mangiarbere in tutto il suo percorso, o come il rinnovo totale del Centro direzionale, ora sistemato in una sorta di bonaria stazione aerospaziale appoggiata sullo storico edificio di ingresso della Cantina.
Nello stesso edificio si stanno completando i lavori per la realizzazione di una modernissima Sala di Degustazione che già nei mesi che precedono la vendemmia sarà messa a disposizione di clienti e appassionati per un’adeguata “prova dal vivo” dei prodotti della Cantina. Dopo il totale restyling dell’immagine istituzionale – marchio, etichette, bottiglie – è ora in corso di profondo aggiornamento il sito web, mentre si sta lavorando per la realizzazione di una nuova brochure che presenti, sottoforma di narrazione di genere, storia, vita e cultura di Vinchio e Vaglio.
“In tutto questo – hanno affermato il presidente Renzo Giordano ed il suo vice Cristiano Fornaro – non poteva mancare il marchio di fabbrica della Cantina che è il suo cotè ludico e gioioso e così sono state sistemate, tra Cantina e collina, due grandi, per certi versi ironiche, “piroghe” che ricordano la preistorica presenza del mare nella zona e, in un punto panoramico sul Sentiero dei Nidi, l’installazione dell’artista canellese Giancarlo Ferraris in cui figurano in formato gigante, i “Tre Vescovi”, il brand più noto tra quelli della Cantina, che vigilano sulle colline della Barbera”.
L’installazione, presentata dallo stesso Ferraris con un’arguta provocazione su un futuro e visionario “Camino di San Pancrazio”, il luogo in cui sorge la Cantina, sarà inaugurata nel tardo pomeriggio di sabato 3 Luglio, al termine del Convegno “Asparago saraceno & Vigne Vecchie” organizzato nell’ambito degli eventi astigiani dell’Anno internazionale della Frutta e della Verdura e del Festival del Paesaggio Agrario 2021.
Per quanto riguarda la situazione commerciale, contenuta la diminuzione complessiva delle vendite durante il periodo più duro del lockdown (chiusura totale del canale Horeca) grazie ad un efficiente sistema di consegna a domicilio dei vini della Cantina, sta riprendendo vigore, come hanno ricordato Tessa Donnadieu e Gianni Catto, la richiesta sia in Italia, sia all’estero dove si stanno aprendo promettenti sbocchi nel mercato del Nord America, ma anche, e questa è una novità assoluta, in quello asiatico, soprattutto per quanto riguarda Cina e Corea del sud. Sempre in tema di esportazione è infine da segnalare che l’American Airlines che, nel periodo precedente lo scoppio della pandemia, aveva stipulato un interessante accordo per la fornitura di un cospicuo numero di bottiglie di “Tre Vescovi”, ha confermato nei giorni scorsi la validità dell’accordo a partire dal prossimo anno, quando si auspica possa tornare nella piena efficienza il trasporto aereo internazionale.