A pochi giorni dall’ultimo saluto a Michele Chiarlo, fondatore dell’azienda che porta il suo nome e la cui morte, a 88 anni, ha suscitato cordoglio e una vasta eco nel mondo del vino italiano e internazionale, ecco che per la Cantina di Calamandrana arrivano due importanti riconoscimenti legati al vitigno barbera, uno per la Barbera d’Asti e uno per il Nizza docg. Ne dà conto una nota stampa ufficiale che riportiamo qui di seguito.
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L’autunno ha portato due emozionanti risultati per Michele Chiarlo, che vede Nizza Cipressi 2019 al 54° posto tra i 100 migliori vini di Wine Spectator e Barbera d’Asti Le Orme 2021 all’11° posto nei 100 migliori acquisti secondo Wine Enthusiast. Tra i primi produttori negli anni Settanta a realizzare una Barbera con fermentazione malolattica, questi due traguardi confermano l’intuizione di Michele Chiarlo riguardo le potenzialità del vitigno barbera sui mercati esteri, rendendo ancora una volta concreto il sogno di elevare la qualità di questo vitigno e il Monferrato in quanto sua terra d’elezione.
Wine Spectator, rivista riferimento nel mondo del vino, ha inserito Nizza Docg Cipressi 2019 al 54° posto nella lista dei 100 Vini Migliori 2023. Attesa da oltre 3 milioni di lettori, la lista Top 100 di Wine Spectator viene stilata ogni anno dal 1988, presentando il meglio del vino dell’anno passato, le cantine da tenere d’occhio in futuro e i produttori e i vini di cui i redattori sono più entusiasti. Le migliori 100 bottiglie vengono selezionate dagli editori tra oltre 9.200 vini, attraverso degustazioni alla cieca, basandosi su quattro criteri: qualità (basata sul punteggio), valore (basato sul prezzo), disponibilità (basata sul numero di cassette prodotte o importate negli Stati Uniti) e il “fattore x” (una storia avvincente e l’emozione che si cela dietro al vino).
È la terza volta che Michele Chiarlo vede uno dei suoi vini all’interno della classifica di Wine Spectator, dopo Barbera d’Asti Docg Le Orme 2009 (al 47° posto nel 2012) e Barolo Docg Tortoniano 2000 (all’87° posto nel 2004). Un ulteriore grande successo per Nizza Cipressi che, dopo aver conquistato il titolo “Wine of the Year” di Wine Enthusiast nel 2018, ha inoltre ricevutoquest’anno per la prima volta i Tre Bicchieri Gambero Rosso.
Wine Enthusiast, altro colosso nel mondo del vino, ha inserito Barbera d’Asti Le Orme 2021 all’11° posto tra i vini considerati i migliori acquisti dell’anno. La 100 Best Buys di Wine Enthusiast è infatti frutto della degustazione alla cieca di oltre 30.000 vini da parte del team editoriale, che individua tra questi i vini con un prezzo inferiore a 20$ meritevoli di un punteggio superiore ai 90 punti – 94 punti nel caso di Le Orme 2021. Solo 3.500 sono stati i best buys identificati nel corso dell’anno, tra i quali ne sono poi stati scelti 100 realizzando una vera guida per i consumatori attenti al rapporto qualità/prezzo.
“Questi traguardi sono per noi motivo di infinita gratitudine e soddisfazione, per le persone che collaborano con noi condividendo la nostra visione e i nostri obiettivi, e per mio padre, Michele Chiarlo, che grazie alle sue intuizioni ha reso possibili traguardi che sembravano irraggiungibili. La sua voglia di fare squadra e il sogno di valorizzare il vitigno barbera ci ha portati a rappresentare con orgoglio questa varietà e una denominazione d’eccellenza, il Nizza Dogc. è doveroso anche ringraziare il team editoriale di Wine Spectator e di Wine Enthusiast, per aver compreso la nostra filosofia produttiva e i nostri vini”. commenta Stefano Chiarlo, proprietario insieme al fratello Alberto e responsabile di vigneto.
LA DOCG NIZZA
La Docg Nizza nasce nel 2014 dalla volontà dell’Associazione Produttori del Nizza di elevare il vitigno barbera a grande vino del territorio. Inizialmente sottozona della Barbera d’Asti, la Docg Nizza prende vita con il riconoscimento di un lavoro di valorizzazione durato circa vent’anni, promosso attivamente da Michele Chiarlo e, successivamente, dal figlio Stefano Chiarlo, oggi Presidente dell’Associazione. Grazie ai suoi vini fortemente rappresentativi del terroir, il Nizza Docg sta riscuotendo un interesse sempre crescente da parte della critica internazionale; stupisce e affascina gli enoappassionati di tutto il mondo grazie al carattere e alla complessità della barbera, uva autoctona dalla grande storia e sempre attuale. Il disciplinare prevede una bassa resa per ettaro (inferiore a 70 quintali) e la produzione limitata a solo 18 comuni limitrofi a Nizza Monferrato. Un areale storicamente vocato alla coltivazione di questo vitigno che trova qui l’habitat perfetto grazie alla scelta delle migliori esposizioni dei vigneti e ai suoli di sabbie astiane e marne argilloso-calcaree.