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Aziende. Cantina di Nizza rinnova il Cda. Maurizio Soave presidente. «Puntiamo su giovani e nuovi progetti. Le istituzioni? Cambino marcia. Il Piemonte ne ha bisogno. Altrimenti…»

Maurizio Soave, 54 anni, vignaiolo con azienda agricola e vigneti nell’Astigiano tra Castelnuovo Belbo, Fontanile e Nizza Monferrato, è il nuovo presidente di Cantina di Nizza, l’enopolio che ha sede lungo la strada, alle porte della città astigiana, che conduce ad Alessandria.
Soave ha la faccia di uno che ne ha viste “di ogni” in ambito agricolo e vitivinicolo e il fatto di essere stato per anni presidente provinciale della Coldiretti di Asti e responsabile regionale per la questione, ancora spinossima, del moscato, lo ha dotato di quella calma apparente degli over cinquanta che, appunto, è solo apparenza.
Noi lo abbiamo incontrato a 2020 già cominciato, a pochi giorni dalla sua nomina al posto dell’ex presidente Franco Bussi.
Con lui in Cda ci sono i vice presidenti Carlo Roggero Fossati e Walter Roggero e i consiglieri: Giovanni Gallo, Federica Gatti, Luisa Guzzetta, Dino Crea, Lorenzo Ivaldi, Ivano Morando, Mauro Olivieri e Mauro Roggero.
Direttore generale è l’enologo Giovanni Chiarle.
La carta d’identità della Cantina di Nizza la prendiamo come è descritta dal sito online: “Sono 550 gli ettari di vigneto che i 200 soci conferitori della Cantina di Nizza lavorano sulle colline attorno a Nizza Monferrato. Ogni vendemmia 50.000 quintali di uve selezionate e pregiate entrano nella nostra Cantina. Di questi il 61% è costituito dalla migliore uva Barbera di Nizza. Il resto è Moscato, Cortese, Brachetto, Dolcetto e Pinot Chardonnay. Con queste uve la Cantina di Nizza vinifica ogni anno 35.000 ettolitri di vino. Una parte viene commercializzata sfusa, mentre un selezionatissimo quantitativo viene imbottigliato”… e, aggiungiamo noi, venduto in uno shop autogestito che è molto frequentato, «Quest’anno abbiamo avuto oltre 24 mila clienti» dice a SdP Soave che senza svelare anticipa conferme sulle mitiche Barbere della Cantina, importanti divagazioni su autoctoni di classe (Grignolino? Cortese?) e, forse, qualche bollicina “d’altura”. Vedremo.
Intanto qui di seguito la nostra video intervista a Maurizio Soave.
Buona visione.
fi.la.

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