Asti 53° Comune del Moscato. La Regione Piemonte dice sì e conferma l’intesa. Smentita la marcia indietro

inserito il 11 Giugno 2010

Anche  la Regione Piemonte accetta l’accordo che introduce Asti come 53° Comune del Moscato. Ma con diritto di impianto solo nelle vigne della scuola agraria.Ecco il Comunicato stampa dell’assessorato stampa che, di fatto, smentisce le voci, circolate in questi giorni, relative ad un ripensamento dell’intesa raggiunta in commissione paritetica il 4 giugno scorso. Dice la Regione dando conto della riunione dell’11 giugno: E’ emersa una sostanziale unanimità sul fatto che il Comune di Asti debba entrare come 53° Comune nel consorzio, con gli ettari della scuola agraria più eventuali futuri allargamenti tramite il canale delle pubbliche audizioni.

«La Regione – ha commentato l’assessore regionale all’Agricoltura, Claudio Sacchetto – ha condiviso tale posizione, dando parere in tal senso, in modo da fare chiarezza una volta per tutte, poiché tutela e salvaguarda gli agricoltori ed i Comuni del Moscato ammettendo il Comune di Asti fra di essi, evitando però di cedere a storture che si sono create negli ultimi anni su questa vicenda, eventuali allargamenti di superficie della denominazione saranno concordati tramite il percorso delle pubbliche audizioni. La Regione – ha aggiunto l’assessore – è vicina agli agricoltori ed alle loro aziende, le quali sono e saranno parte attiva nelle future scelte che si andranno ad operare, certi anche di poter contare sull’Assessorato all’Agricoltura quale naturale riferimento per la ricerca dei giusti equilibri nelle problematiche del settore».

Al summit dell’11 hanno partecipato organizzazioni professionali, Consorzio di tutela, Comune di Asti, associazione dei Comuni del Moscato, Assomoscato.

Sdp

1 Commento Aggiungi un tuo commento.

  1. felice musto 11 Giugno 2010 at 18:56 -

    Ricordiamo anche la partecipazione dell’indomito sindaco di Coazzolo, Fabio Carosso, protagonista “nascosto” della vicenda ,a cui va riconosciuto di averci creduto e di aver svolto un ruolo diplomatico di ricucitura di tutta una serie di contatti indispensabili per la definizione. Una vittoria del comparto agricolo tradizionale che rimarrà agli annali purtroppo solo per gli addetti ai lavori, ma , al momento, tutela un bel pezzo dell’economia dei 52 comuni “doc” .Un grazie all’assessore regionale che ha già dimostrato di essere persona pragmatica che arriva dal territorio e che risponde alle esigenze del territorio.
    Quindi grazie a tutti anche dai moscatisti castagnolesi, che stanno tranquillamente “scarzolando” nei loro “giardini vitati ” ! felice musto. castagnole lanze

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