Confagricoltura Piemonte ha pubblicato un’analisi sulla conduzione femminile delle imprese agricole. Ne è venuta fuori una fotografia della condizione delle donne in agricoltura che qui pubblichiamo integralmente.
“Sono quasi diecimila in Italia le aziende nate nel 2016 guidate da donne in tutti i settori produttivi. Lo confermano i dati nazionali di Unioncamere sulla natimortalità delle imprese.
In agricoltura – rileva Confagricoltura Piemonte – la rappresentanza femminile sfiora il 29%, percentuale rimasta pressoché invariata negli ultimi anni, in cui però è costantemente diminuito il numero delle aziende del settore.
ITALIA |
IMPRESE AGRICOLE |
IMPRESE AGRICOLE FEMMINILI |
% equivalente |
Anno 2016 | 756.457 | 217.361 | 28,7% |
Anno 2010 | 859.808 | 251.730 | 29,2% |
Fonte: Unioncamere
In Piemonte il peso delle aziende agricole a conduzione femminile sul totale delle imprese guidate da donne in tutti i comparti è del 15,2%, in diminuzione rispetto agli anni precedenti (nel 2012 erano il 16%). Tuttavia – precisa Confagricoltura Piemonte – il peso delle quote rosa in ambito agricolo rimane più elevato, con oltre il 27%, soltanto in lieve flessione negli ultimi anni.
PIEMONTE |
IMPRESE AGRICOLE |
IMPRESE AGRICOLE FEMMINILI |
% equivalente |
Anno 2016
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54.522 | 14.855 | 27.2% |
Anno 2015
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54.748 | 15.185 | 27.7% |
Anno 2014
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55.681 | 15.573 | 28% |
Fonte: Unioncamere Piemonte
Analizzando le varie province, emerge che Alessandria e il Verbano Cusio Ossola hanno la quota rosa più elevata, pari al 30% delle aziende agricole. Abbassano la media Novara e Vercelli, con il 19%.
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Elaborazione Confagricoltura su dati Unioncamere Piemonte
“Nel corso degli anni è cambiata la figura della donna in agricoltura – spiega Gian Paolo Coscia, presidente di Confagricoltura Piemonte – Se prima aveva un ruolo marginale, part time o relegato ad attività residuali, oggi è imprenditrice a pieno titolo che genera economia vera. Spesso è al timone di aziende verticali, dalla produzione alla trasformazione e vendita, o di realtà multifunzionali, con attività connesse quali agriturismo e fattorie didattiche. La tecnologia, inoltre, ha permesso alle donne di esprimere le proprie capacità in ambiti che un tempo erano appannaggio esclusivo degli uomini”.
“Aumentano anche le donne iscritte alle Facoltà di Agraria, – fa notare Maria Teresa Melchior, agronomo e presidente di Confagricoltura Donna Piemonte – segno che il settore primario stimola interesse culturale ed è materia di approfondimento per le future imprenditrici che vogliono essere competenti, preparate e innovative nella gestione dell’azienda agricola”.