Nel 2013 Imbibe Magazine lanciò la Negroni Week come celebrazione di uno dei cocktail più grandi del mondo e come tentativo di raccogliere fondi per cause benefiche in tutto il mondo (leggi qui).
Da allora, la Negroni Week è cresciuta da circa 120 locali partecipanti a migliaia di locali in tutto il mondo e, ad oggi, l’iniziativa ha raccolto oltre 5 milioni di dollari per organizzazioni benefiche.
Tra le aziende che hanno aderito alla Negroni Week, c’è anche un brand astigiano, Cocchi (www.cocchi.com), nota per le sue bollicine, Alta Langa in particolare, ma anche per gli aperitivi e i vermouth.
E così, in occasione della NW, Cocchi coglie l’occasione per ricordare la storia di questo cocktail con questa nota stampa che pubblichiamo qui di seguito.
In occasione della Negroni Week, appuntamento imperdibile per gli amanti del famosissimo cocktail e per i professionisti del settore, Cocchi esplora quest’anno l’evoluzione del Negroni nella storia proponendo una drinklist pensata per valorizzarne e promuoverne la grandezza e, con esse, la cultura del Vermouth in tutto il mondo.
Fondata nel 1891, Cocchi si distingue per la sua dedizione alla qualità e alla tradizione, offrendo prodotti che sono diventati punti di riferimento per i bartender di ogni angolo del pianeta e premiati ogni anno ai vertici delle classifiche per categoria. Lo Storico Vermouth di Torino Cocchi è da sempre al centro delle creazioni dei mixologist, che apprezzano la sua versatilità e la ricchezza aromatica unica.
La Negroni Week, nata per celebrare uno dei cocktail più iconici al mondo, rappresenta per Cocchi un’occasione speciale per continuare la sua opera di ricerca e propaganda intorno a questo vino aromatizzato, legato indissolubilmente alla storia e alla cultura sabauda.
L’impegno di Cocchi nella promozione del Vermouth e del Vermouth di Torino in particolare va oltre il prodotto stesso, abbracciando una visione più ampia che include la diffusione della conoscenza e dell’apprezzamento di questo prezioso elemento del patrimonio enogastronomico piemontese.
Con il concept “Il Negroni nella storia”, Cocchi propone un viaggio nel tempo tra cocktail anche meno conosciuti del Negroni ma che. a tutti gli effetti, giocano un ruolo imporntate nel firmamento dei cocktail classici e che con i Vermouth di Cocchi possono brillare oggi di nuova luce: dall’essenzialità di MITO (1860) alla rivoluzione milanese dello
Sbagliato (1972), dall’intensità americana del Boulevardier (1927) alla
grande freschezza del Cardinale (1950): la grande storia del cocktail
italiano più amato, in sette ricette firmate Cocchi.
Questo incontro tra storia e creatività riflette l’essenza stessa del brand:
un marchio che guarda al futuro, da sempre al fianco dei migliori
bartender del mondo.
IL MANIFESTO – “Follow the history of Negroni” è il manifesto originale creato per l’occasione e firmato dall’artista astigiano Fabio Orioli, illustratore con una passione per il Food&Bev dalla cifra stilistica improntata all’essenzialità, alla pulizia del tratto e alla leggibilità. “L’idea del Negroni, un cocktail iconico e di straordinaria linearità, è stata l’ispirazione per rappresentare la famiglia dei sette cocktail scelti per il concept Cocchi – spiega Orioli –. Così, nel manifesto un jigger stilizzato versa un liquido rosso che diventa una linea del tempo, un ideale albero genealogico che lega e imparenta le diverse miscele”. Il manifesto verrà stampato in edizione limitata da collezione.
LA DRINKLIST:
Mi-To (1860)
Creato nel 1860 al Camparino a Milano. Il Milano-Torino prende il nome dai suoi originali ingredienti: il Campari da Milano e il Vermouth di Torino da Torino
40ml Cocchi Storico Vermouth di Torino
30ml Campari
Garnish: Orange spray
AMERICANO (1860)
Nato negli anni a cavallo tra Ottocento e
Novecento, una rivisitazione del Milano-Torino.
Chiamato così in omaggio all’usanza importata dall’America di bere il
Vermouth di Torino con ghiaccio e soda.
40ml Cocchi Storico Vermouth di Torino
35ml Campari
Splash of Soda water
Garnish: Orange coin and lemon wedge
NEGRONI (1919)
Fosco Scarselli versa il suo primo Negroni al Caffè Casoni nel 1919. Il
conte Negroni aveva chiesto al bartender di versare uno shot di gin nel
suo Americano anziché la soda. Da qui, la nascita del più
famoso cocktail al mondo, il Negroni.
30ml Cocchi Storico Vermouth di Torino
25ml London Dry Gin
20ml Campari
Garnish: Orange wedge
BOULEVARDIER (1927)
Nel 1927 a Parigi venne pubblicata una rivista chiamata
Boulevardier, inspirata ai celebrerrimi
Boulevards. L’editore era Erskine Gwynne, un affezionato cliente
dell’Harry’s Bar di Parigi il cui head bartender era all’epoca
Harry MacElhone. Quest’ultimo decise di dedicargli il
cocktail Boulevardier.
40ml Cocchi Dopo Teatro Vermouth Amaro
20ml Campari
30ml Bourbon
Garnish: Orange peel
CARDINALE (1950)
Anni ’50: un cardinale tedesco, che usava bere il suo cocktail con gin,
bitter e vino con spezie, accettò la proposta di un bartender genovese
che creò per lui un twist del cocktail più bevuto del
momento, il Negroni, sostituendo al vermouth dolce quello secco,
ricreando così il colore del vestito del cardinale. Da quel momento, il
Cardinale cocktail viene ordinato da coloro che amano bere un
Negroni ma un po’ più secco.
40ml Cocchi Extra Dry Vermouth di Torino
30ml London Dry Gin
25ml Campari
Garnish: Lemon spray
NEGRONI SBAGLIATO (1972)
È un cocktail a metà tra un Americano e e un Negroni.,
inventato per errore nel 1972 al Bar Basso di Milano.
Mirko Stocchetto, durante una serata, versò del
vino frizzante anziché del gin. Da qui il nacque il Negroni Sbagliato.
40ml Cocchi Storico Vermouth di Torino
40ml Campari
50ml Cocchi Brut
Garnish: Lemon peel and orange wedge
RIGHT HAND (2008)
Creato nel 2008 da Michael Mcllroy al Milk & Honey di New York. A base di rum, solitamente servito straight up.
40ml Cocchi Dopo Teatro Vermouth Amaro
30ml Rum
20ml Campari
3 dash Chocolate bitter
Garnish: Orange chocolate
Cocconato (Asti) – 12 settembre 2024
DAL 1891 A OGGI: I 133 ANNI DI COCCHI
Aperitivi a base di vino e bollicine cento per cento piemontesi: Cocchi produce, dal 1891, vermouth e spumanti tradizionali dell’Astigiano Nata ad Asti nel 1891 grazie al genio creativo e visionario di Giulio Cocchi, giovanissimo pasticcere di origini toscane, oggi il nome di Cocchi è celebre in tutto il mondo grazie alla produzione di vini aromatizzati – in particolare diversi tipi di Vermouth, il Barolo Chinato, l’Americano – e agli Alta Langa.
Dal fondatore Giulio Cocchi la casa vinicola ha ereditato un’inesauribile vivacità e una ricerca qualitativa che la porta a essere conosciuta e apprezzata in cinque continenti. A definire lo stile Cocchi sono quindi eleganza e autenticità: la qualità del vino e degli ingredienti, l’esperienza tecnica più che centenaria e una passione e una creatività mai venute meno negli anni.
Tra i prodotti più conosciuti i Vermouth di Torino, tra cui il celebre Vermouth Storico che ha aperto la strada alla recente riscoperta della categoria; l’Americano nelle sue versioni Bianco e Rosa, classico
aperitivo di Asti a base di genziana; il Vermouth Amaro Dopoteatro, perfetto per il dopocena; il Barolo Chinato, ideato da Giulio Cocchi e riconosciuto da decenni come il perfetto vino da abbinamento al cioccolato.