Dietro e davanti alle quinte del progetto denominato Palazzoirreale c’è una famiglia che da sempre ha fatto della cultura e dell’arte una cifra stilistica che va oltre all’imprenditoria storica del vino che a Canelli, nell’Astigiano, tra 1800 e 1900, fu alla testa delle prime e pionieristiche produzioni di spumanti in Italia.
Pia, Polina e Luigi, oggi al timone dell’azienda di famiglia fondata nel 1831 che con le sue Cantine storiche è tra le Cattedrali Sotterranee di Canelli dove, dopo quasi due secoli, ancora oggi si affinano vini e spumanti brindati in tutto il mondo, hanno ricevuto e rilanciato afflato e eredità culturale del padre Luigiterzo e dei loro avi, pensando a un riuso intelligente, virtuoso e creativo di una delle sedi più belle e storiche di Casa Bosca, quella a due passi dalla stazione ferroviaria della città, un palazzo Liberty di grande bellezza e di pregio architettonico non più usato a decenni.
Dunque, sotto la spinta di Polina, in quell’edificio è nato il progetto Palazzoirreale. Un’iniziativa che punta a dare nuova vita agli spazi industriali dismessi per farne sedi artistiche e culturali. Un’idea non nuova, si potrebbe dire, ma che nell’Astigiano ha purtroppo ancora pochi esempi e, che per la prima volta a Canelli, coinvolge un grande e storico brand della spumantistica.
Ha spiegato Polina Bosca qualche giorno fa all’inaugurazione di Palazzoirreale: «Questo è il primo capitolo di un programma di arte contemporanea per raccontare, attraverso lo sguardo degli artisti, la ricchezza culturale dell’Astigiano e del Monferrato, di Canelli e delle sue Cattedrali Sotterranee Patrimonio Mondiale dell’Umanità per l’UNESCO».
Ottimo proposito. E c’è da augurarsi, come ha fatto la sindaca canellese, Roberta Giovine, nel suo saluto istituzionale, che all’iniziativa dei Bosca ne seguano altre, magari, aggiungiamo, non solo a Canelli, ma in molti altri centri vinicoli dell’Astigiano, delle Langhe-Roero e del Monferrato.
Primo protagonista del progetto di Palazzoirreale centro di arte e cultura è l’artista Patrick Tuttofuoco, con una mostra monografica che ripercorre gli ultimi vent’anni di attività oltre alla nuova opera site-specific, realizzata per il belvedere della sede storica della casa spumantiera Bosca.
Al progetto Palazzoirreale hanno lavorato e lavoreranno Giorgio Galotti, curatore di mostre e gallerista con la project manager Diana Berti, che con Polina Bosca spiegano: «Palazzoirreale vuole essere un punto di raccordo spazio-temporale tra storia, identità, luoghi e futuro, con l’obiettivo di comporre nel tempo una collezione che diventi parte del patrimonio del Monferrato, contribuendo a riportare la giusta attenzione su questi luoghi.
Qui mettiamo alcune immagini delle opere esposte di Tuttofuoco.
Altre info e visite; PALAZZOIRREALE
Via Luigi Bosca 2, Canelli (AT)
www.palazzoirreale.com