La nota stampa è arrivata nella prima serata di ieri, lunedì 19 febbraio, e dà conto della richiesta al Governo dello stato di Calamità naturale a causa della perdurante siccità da parte della Regione Piemonte. La richiesta arriva dopo le tante denunce da parte del mondo agricolo e dei media. Su questo blog avevamo già sottolineato (vedi qui) come la situazione di carenza idrica, in Piemonte e in Italia, abbia una storia che si rifà a decenni fa, con gli stessi allarmi di oggi. Ora si muoverà qualcosa? C’è da augurarselo. Intanto qui la nota regionale in versione integrale con l’immagine della riunione di ieri.
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La Regione Piemonte chiede il riconoscimento della calamità naturale per la siccità perdurante che colpisce da mesi il territorio regionale provocando grandi difficoltà per alcuni settori dell’agricoltura, ad esempio quello vitivinicolo. “La siccità sta creando difficoltà alla produzione dei nostri vini con molte aziende che registrano importanti cali nella produzione. Per questo la Regione ha stabilito di chiedere al Ministero dell’agricoltura la dichiarazione dello stato di calamità”. Lo hanno dichiarato il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e l’assessore regionale all’Agricoltura Marco Protopapa al termine dell’incontro oggi al Grattacielo Piemonte con i principali rappresentanti del mondo vitivinicolo piemontese, Vignaioli Piemontesi, Piemonte Land of wine, insieme all’Associazione dei Comuni del Moscato e ad alcune Cantine sociali, proprio per fare il punto sugli effetti della siccità sulle produzioni.
Secondo le associazioni si tratta di una siccità sempre più dannosa che, da due anni, causa una riduzione consistente delle rese e di conseguenza una riduzione del reddito per le aziende stesse. Durante l’incontro sono state definite le procedure per l’avvio della richiesta al Ministero.