Giovedì scorso la disastrosa grandinata tra Langhe e Roero che, in qualche caso, pare abbia compromesso al 100% la vendemmia e la raccolta nelle nocciole 2023.
A poche ore da quell’evento la Regione Piemonte aveva annunciato l’intenzione di chiedere lo stato di calamità (leggi qui).
Il giorno dopo c’era stata una nota stampa diffusa dal Consorzio del Barolo e Barbaresco.
Questo il testo consortile integrale:
“Poco dopo le 14:00 di giovedì 6 luglio si è abbattuto un forte temporale con vento e grandine sulle colline di Langhe e Roero, lasciando fortunatamente intatta la zona del Barolo e del Doglianese. La zona del Barbaresco è stata anch’essa in parte colpita. Come tale, l’evento grandigeno è selettivo e colpisce in modo eterogeneo e diverso i vari vigneti. Di conseguenza per rispetto di chi ha subito danni, per rispetto di chi dovrà lavorare di più per gestire il vigneto e garantirsi una vendemmia e per rispetto di chi non ha subito conseguenze, come Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani non rilasciaremo stime di danni. Considerando la fase fenologica della vite attuale, i risultati di quanto successo saranno manifesti e chiari, come sempre, solo al momento della vendemmia”.
Oggi, domenica 9 luglio, un’altra nota della Regione che conferma la conta dei danni e comincia a delineare un quadro con perdite di raccolti (uva, ma anche nocciole) tra il 70 e il 100%.
Qui di seguito il testo della nota con alcune foto della riunione che si è tenuta a Cortemilia e a cui hanno partecipato gli amministratori locali della zone colpite dalla grandine.
“Una perdita che va dal 70 al 100% del raccolto e danni enormi alle auto, ai tetti e alle coperture di case e imprese. Anche se una stima esatta dei danni non è ancora possibile fornirla, è purtroppo evidente la gravità delle conseguenze della violenta grandinata che si è abbattuta giovedì pomeriggio su alcune zone del Piemonte, in particolare l’Alta Langa cuneese e alcuni comuni delle province di Asti, Alessandria e Torino.
Per fronteggiare e fare il punto sulla situazione il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, insieme all’assessore all’Agricoltura Marco Protopapa, ha voluto convocare questa mattina una riunione in Comune a Cortemilia (CN), uno dei più colpiti dalla calamità. Al suo fianco il sindaco Roberto Bodrito, il presidente della Provincia di Cuneo Luca Robaldo, con il consigliere provinciale MassimoAntoniotti, il presidente dell’Unione montana Alta Langa Davide Carlo Falletto,il presidente dell’Associazione Sindaci del Roero Silvio Artusio Comba e il presidente dell’Unione montana Langa Astigiana Marco Listello.In connessione telefonica anche il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, che nelle scorse ore ha già ricevuto dal presidente Cirio una prima ricognizione delle aree interessate dai danni e ha garantito la massima vicinanza del Governo per sostenere famiglie e imprenditori.
In sala molta commozione da parte dei Sindaci e dei rappresentanti del mondo economico e agricolo, in particolare vitivinicolo e corilicolo, per una situazione senza precedenti in un territorio che rappresenta una assoluta eccellenza nella produzione in particolare di vini rinomati e della celebre nocciola Tonda gentile delle Langhe.
«In questa fase – hanno spiegato il presidente Cirio e l’assessore Protopapa – è fondamentale certificare la stima dei danni e soprattutto, è importante ricordarlo a tutti, documentare dettagliatamente prima delle operazioni di ripristino, conservando questa documentazione, perché sarà fondamentale per poter accedere agli indennizzi, sia per i danni all’agricoltura che quelli legati alle case, alle auto e alle aziende. Chiederemo l’accesso al fondo di solidarietà nazionale, ma siamo già al lavoro per stanziare anche risorse regionali, in modo da non lasciare nessuno indietro. Sarà inoltre necessario monitorare nel tempo la situazione, perché oltre al danno immediato c’è anche quello che si manterrà in modo evidente per gli anni a venire e dovrà essere tenuto in dovuta considerazione. I tecnici dell’Arpa insieme a quelli della Regione sono già al lavoro dalle prime ore dopo la grandinata per effettuare i sopralluoghi. Siamo consapevoli che non è una situazione normale, perché è un evento eccezionale nella sua eccezionalità, per questo la Regione metterà in campo anche risorse proprie per riuscire ad indennizzare le aziende. Faremo tutto ciò che è nelle nostre possibilità per non lasciare solo nessuno».
«La Provincia di Cuneo – ha sottolineato il presidente Luca Robaldo – si mette fin da subito a disposizione con i propri uffici e i propri tecnici per aiutare i Comuni a raccogliere tutta la documentazione necessaria alla Regione per attivare velocemente le procedure di richiesta dello stato di emergenza. Giovedì pomeriggio alle 17.30 si svolgerà una assemblea dei sindaci e, se necessario, siamo pronti anche noi ad approvare una delibera provinciale di richiesta dello stato di calamità».
«Ringrazio il presidente Cirio per aver voluto essere qui e per l’attenzione immediata che ha dato a questa situazione, davvero senza precedenti – ha dichiarato il sindaco di Cortemilia Bodrito –. Abbiamo visto arrivare sfere di grandine del diametro di quasi 10 centimetri che hanno colpito e devastato campi, vetture e abitazioni come proiettili. Siamo persone abituate a darci da fare e basta guardarsi intorno perché ovunque ci sono persone già al lavoro per ripristinare le proprie case e le proprie attività, ma la vicinanza delle istituzioni è fondamentale perché serve un aiuto importante di fronte alla gravità dei danni».
Regione e Provincia di Cuneo nelle prossime ore si attiveranno anche per garantire la possibilità per i Comuni di procedere con lo smaltimento e il rimessaggio dei materiali e delle macerie dovute ai danni, individuando anche degli eventuali centri di raccolta.
Un altro aspetto da tutelare nel caso dei trasformatori, di fronte alla perdita consistente della quota di autoproduzione, riguarda la possibilità di acquistare prodotto esterno garantendone lo status agricolo.