Il “patto dei fornelli”. Regione Piemonte e Unione regionale cuochi insieme per promuovere gastronomia e prodotti agricoli e agroalimentari piemontesi

inserito il 13 Gennaio 2022

Da una parte c’è il mondo del vino in fermento perenne con contrasti e contrapposizioni anche aspri come hanno dimostrato le ultime vicende legate alla governance dei Consorzio vitivinicoli; dall’altra quello della cucina che cerca e trova intese. È un Piemonte a due facce quello dell’enogastronomia che è uno degli strumenti più preziosi per la valorizzazione dei territori italiani.
Parliamo di cucina. Regione Piemonte e Unione regionale cuochi piemontesi hanno siglato un’intesa, una sorta di patto “dei fornelli” per divulgare piatti tipici di una delle cucine più apprezzate d’Italia, ammesso e non concesso che ve ne siano di meno apprezzate. Qui di seguito la nota stampa della Regione Piemonte che dà conto dell’intesa. Buona lettura.

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Regione Piemonte e Unione regionale cuochi piemontesi hanno siglato il 12 gennaio il protocollo d’intesa che sancisce la collaborazione tra i due enti finalizzata alla promozione e valorizzazione dei prodotti agricoli e agroalimentari locali di qualità, a diffondere la cultura gastronomica regionale. Nel Palazzo della Regione Piemonte a Torino presenti alla firma il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, l’assessore all’Agricoltura e Cibo, Marco Protopapa e il presidente dell’Unione Regionale Cuochi Piemontesi, Stefano Bongiovanni.

Il protocollo risponde alla legge regionale 1 del 2019, testo unico dell’Agricoltura, che promuove anche l’educazione al cibo e l’orientamento ai consumi. Verranno così attivate azioni mirate di formazione del personale addetto alla produzione ed ai servizi, ed iniziative di informazione sull’educazione alimentare rivolte al consumatore finale affinché tutti siano più consapevoli ed attenti alla molteplicità di prodotti di qualità che i diversi territori piemontesi possono offrire.

“Regione e Unione Cuochi Piemontesi da oggi sono alleate per promuovere la conoscenza del patrimonio agroalimentare piemontese di qualità. I cuochi del Piemonte, che portano nel mondo le nostre eccellenze e i sapori della nostra cucina, possono ricoprire un ruolo primario nel diffondere la cultura della qualità del cibo e del consumo consapevole, la conoscenza dei nostri prodotti tipici e delle filiere agroalimentari, l’importanza della gestione sostenibile del territorio rurale”, hanno sottolineato il presidente Alberto Cirio e l’assessore all’Agricoltura e Cibo Marco Protopapa.

L’Unione regionale cuochi piemontesi è l’unica rappresentante in tutta la regione della Federazione Italiana cuochi e ne fanno parte le associazioni provinciali, l’associazione cuochi Alto e Basso Novarese e VCO, l’associazione cuochi Provincia Granda Cuneo e l’associazione provinciale cuochi della Mole Torino.

“Questo è un passo molto importante per le nostre associazioni provinciali e per la nostra Unione regionale e essere a fianco della Regione Piemonte è un inizio di uno splendido cammino di crescita e di valorizzazione del territorio. – ha dichiarato il presidente Stefano Bongiovanni – Il nostro obiettivo è quello di far crescere le nostre associazioni, il nostro territorio e soprattutto dare valore ai propri prodotti e alle nostre eccellenze piemontesi. Il raggiungimento di questo traguardo, ma anche un punto di partenza, è dato dal grande valore e dal grande lavoro del direttivo dell’Unione regionale cuochi piemontesi e quindi il mio grazie va a tutto il direttivo, alla segreteria, ai consiglieri e a tutte quelle persone che credono in questo progetto”.

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