Nizza docg. Stefano Chiarlo neopresidente dell’associazione. «Siamo come la Nazionale, un gruppo unito e vincente»

inserito il 12 Luglio 2021

Il Nizza docg, il vino rosso prodotto da uve barbera al 100% coltivate in un pugno di Comuni attorno a Nizza Monferrato, nell’Astigiano, è un vero miracolo enologico, economico e sociale. Non lo dicono solo quelli dell’associazione di Cantine produttrici, che ha rinnovato i vertici con il presidente uscente, Gianni Bertolino (Olim Bauda) che ha consegnato il testimone al neopresidente, il collega Stefano Chiarlo (Michele Chiarlo) che guiderà un CDA rinnovato da qualche neoconsigliere, lo confermano anche i numeri se è vero, come è stato dichiarato, che si veleggerebbe verso le 800 mila bottiglie, con prezzi medi attorno ai 22 euro a pezzo, Cantine associate in crescita (ora sono quasi una settantina), interessamenti di investitori italiani e stranieri, prezzi delle vigne triplicati in pochi anni e una performance di evoluzione in volumi che si aggira attorno ad oltre il 30%.

«Siamo come la Nazionale di Calcio del ct Mancini che è un vero gruppo e raggiunge traguardi importanti» ha detto Chiarlo alla vigilia della Finale di Euro 2020, parole che ora, a poche ore dalla vittoria dell’Europeo 2020 contro l’Inghilterra, sembrano un viatico quasi profetico.

Calcio a parte se si pensa molti di questi ottimi risultati il Nizza docg li ha ottenuti nel corso e dopo l’anno orribile e tragico della pandemia da Covid, si ha la misura perfetta delle potenzialità di una denominazione vinicola che, tra quelle di pregio piemontesi, si attesta ai primi posti come un vero outsider in netta e continua evoluzione.

Insomma il Nizza docg è davvero un miracolo. Lo hanno detto e ripetuto l’ex presidente dell’associazione produttori, Bertolino, e il suo successore figlio di quel Michele Chiarlo che fu il primo presidente del gruppo di fondatori del sodalizio, ormai una ventina d’anni fa, insieme al vicepresidente Daniele Chiappone (Erede di Chiappone Armando). Lo hanno detto anche i rappresentanti delle istituzioni locali, Comune di Nizza, Provincia di Asti e il Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato, indicando come il Nizza docg stia contribuendo allo sviluppo dei comparti produttori collegati come il turismo e la ristorazione.

Poi c’è l’effetto domino. I successi del Nizza docg, che come ha detto Chiarlo aspira a diventare una “categoria a sé” sulle liste dei vini dei migliori ristoranti ed enoteche del mondo, hanno in qualche modo confermato e confortato il cammino di altre tipologie di super vini piemontesi come il Canelli docg (da uve moscato bianco) e potrebbero spingerne altri come il Grignolino. Ora, però, il Nizza docg guarda avanti, alle MGA, le menzioni geografiche aggiuntive, i “cru” italiani sul modello di quelle del Barolo e del Barbaresco, la crescita del numero di bottiglie per sfondare quota un milione, una governance che continui a mantenere fuori dalla porta perfino il sospetto di qualche speculazione («ma con le nostre regole stringenti è un pericolo che è stato sterilizzato» hanno detto Bertolino e Chiarlo) e continuare a praticare una comunicazione attenta e reattiva, in sintonia con l’Enoteca regionale di Nizza e altre realtà istituzionali e non del territorio.

Molta carne al fuoco, dunque, con un unico nodo da sciogliere, l’assenza di donne nel nuovo CDA. Bertolino se la cava con una puntualizzazione: «però tutto il nostro staff esecutivo è al femminile». Chiarlo entra nello specifico: «Tutti possono candidarsi a consiglieri. Alla prossima tornata faremo in modo di favorire al massimo le candidature femminile». Un’apertura che non deve e non può cadere nel vuoto.

Intanto quelli del Nizza docg pensano al futuro tra eventi e progetti, digitali e non. Se questo sarà il domani del vino piemontese, con questi esempi, non potrà che essere migliore.

(nella foto da sinistra: Chiappone, Chiarlo e Bertolino)

Filippo Larganà (filippo.largana@libero.it)



Qui le cariche e il nuovo CDA dell’associazione produttori del Nizza docg

Presidente – Stefano Chiarlo (Azienda Vitivinicola Michele Chiarlo)
Vicepresidente – Giovanni Bertolino (Tenuta Olim Bauda)
Vicepresidente – Daniele Chiappone (Erede di Chiappone Armando)
Consigliere – Filippo Mobrici, Presidente del Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato
Consigliere – Mauro Damerio, Presidente Enoteca Regionale di Nizza Monferrato
Consigliere – Maurizio Soave*, Presidente Cantina di Nizza
Consigliere – Luigi Coppo* (Coppo)
Consigliere – Claudio Dacasto (Dacasto Duilio)
Consigliere – Alessandro Durio* (Durio)
Consigliere – Gianluca Morino (Cascina Garitina)
Consigliere – Roberto Morosinotto (Bersano Vini)
Consigliere – Elio Pescarmona (Cantina Tre Secoli)
Consigliere – Lamberto Vallarino Gancia* (Il Botolo Azienda Agricola)

*nuovi consiglieri

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