
Taccuini e monili ispirati al vino e oggi anche quadri che hanno come soggetto alcuni tipi di pasta tipici del Piemonte.
Di Flavia Genta, piemontese e roerina, blogger e designer, avevano già scritto tempo fa (leggi qui). Ora ospitiamo il suo intervento che annuncia e spiega il suo ultimo progetto, un vero “sapore del Piemonte”, dal titolo inequivocabilmente goloso e artistico, Agnulot e Gnoch, e nato proprio dalle sensazioni che questa epoca di pandemia ha lasciato e lascia a tutti noi.
Dice Flavia: «In questo tempo pandemico isolato, delicato e sospeso ho sentito il forte desiderio di diventare parte attiva di un “cambiamento conservativo”, ossimoro indispensabile per spiegare che solo attraverso un’autentica consapevolezza etica e sociale possiamo migliorare.
Da queste riflessioni che è nato “Agnulot e Gnoch”, un progetto artistico che s’ispira al ricordo legato alla gestualità delicata e decisa delle mani di mia madre che: lavoravano, lisciavano, forgiavano, riempivano e tagliavano la pasta fatta in casa.
Attraverso la memoria della sua inconsapevole eleganza del gesto, capace di narrare poeticamente una radicata volontà del fare, ho voluto rendere omaggio a lei e tutte le donne che sono state fonte di: nutrizione, amore, educazione, tradizione non solo per la loro famiglia ma, come si usava un tempo, per l’intera comunità. A breve mi trasferirò a vivere nel Roero, nella mia scelta c’è un divenire che porterà azione ad un’idea che, mi auguro, possa offrire: valore, cultura e bellezza. Altro non svelo, ma il mio impegno è una promessa».
Se volete seguire i percorsi artistici di Flavia Genta potete farlo qui.
Sublimi ❤️