Ha fatto danni terribili il Covid. Alla salute dell’umanità prima di tutto e all’economia globale in seconda battuta.
Il mondo dell’Asti e del Moscato d’Asti tiene botta, ma le aziende che operavano con il comparto Horeca (i locali di mescita e le enoteche) fermo per la chiusura da virus stanno soffrendo molto.
Nonostante questo il 2020 ha portato premi e riconoscimenti a tante etichette con la consapevolezza che Asti Spumante e Moscato d’Asti docg sono vini che sanno ancora raccogliere ampi consensi in Italia e all’estero. Qui la nota stampa del Consorzio dell’Asti e del Moscato d’Asti docg che ne dà conto. Buona lettura.
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L’anno volge al termine ed è tempo di primi bilanci per il Consorzio dell’Asti Spumante e del Moscato d’Asti Docg. In un 2020 difficile e particolare, diverse aziende consorziate hanno ricevuto importanti premi a livello mondiale, a testimonianza di una filiera in salute, che ha saputo dimostrare grande flessibilità adattandosi alla situazione.
«Ci sono segnali importanti che confermano non solo la passione, ma anche l’estrema professionalità e il severo rigore dei produttori e delle aziende dell’Asti spumante e del Moscato d’Asti Docg: segnali che raccontano una filiera viva e protesa verso il futuro, attenta alle tradizioni, ma anche alle innovazioni del gusto e dei mercati. Siamo davanti a un settore all’avanguardia del made in Italy, che guarda al domani con fiducia. Non è poco in questo periodo così complicato» – così il direttore del Consorzio dell’Asti Spumante e del Moscato d’Asti Docg, Giacomo Pondini, commenta la lunga lista di riconoscimenti ottenuti negli ultimi mesi da case spumantiere, aziende e cooperative vitivinicole del mondo dell’Asti e del Moscato d’Asti Docg.
Tra i premi più prestigiosi, ci sono le tre medaglie d’oro assegnate nell’ambito del concorso internazionale Champagne & Sparkling Wine World Championships (CSWWC) ad altrettanti Asti Spumante docg firmati da un’unica casa spumantiera, la Cuvage, azienda di bollicine di Acqui Terme nell’alessandrino e che fa parte del Gruppo Mondo del Vino. A salire sul gradino più alto del podio, in quella che è considerata una sorta di Champions League delle bollicine, sono stati: il Cuvage Asti docg “Acquesi” Metodo Martinotti (75 cl), il Cuvage Asti docg “Acquesi” Magnum Metodo Martinotti e il Cuvage Asti docg Millesimato 2014. Il Cuvage Asti docg “Acquesi” è stato inoltre riconfermato per il secondo anno consecutivo miglior spumante aromatico al mondo.
Qualche settimana prima, durante la sesta edizione di Vini&Consumi Awards, l’Asti docg Secco Saruné senza aggiunta di solfiti, dell’azienda Toso di Cossano Belbo (Cuneo), era stato riconosciuto come “Miglior Innovazione di Prodotto” nella categoria “Autoctoni”, da una giuria composta in prevalenza da rappresentanti delle più grandi società operanti nella GDO, la grande distribuzione organizzata.
Di seguito un excursus di altri importanti premi ricevuti dai consorziati durante l’anno:
- Cooperativa di Alice Bel Colle (Alessandria) ha ottenuto la prestigiosa Etichetta d’Oro al Vinitaly Design International Packaging Competition con il Moscato d’Asti docg Paiè 2018;
- Cuvage: 4° posto per il Cuvage Asti Docg Dolce Metodo Classico 2014 al concorso internazionale “Muscats du Monde”, tra 200 vini in degustazione;
- Cantina Piancanelli (famiglia Laiolo), di Loazzolo (Asti) ha conquistato la medaglia d’oro al Concours de Lyon con il suo Moscato d’Asti docg;
- Cantina Mongioia, con il suo sorprendente Moscato d’Asti docg 1999, affinato ben 21 anni in bottiglia, ha conquistato il Platinum Award, il massimo riconoscimento assegnato dalla guida WineHunter di Helmuth Köcher al Merano WineFestival 2020.
Questo ricco palmares testimonia la bontà del lavoro delle case spumantiere, delle aziende e delle cooperative vinicole, che con i loro prodotti d’eccellenza si preparano ad affrontare il 2021 con entusiasmo e voglia di confermare e migliorare le proprie performance sul mercato nazionale e internazionale.