Agli inglesi alle prese con la Brexit e il Covid non resta che celebrare l’Alta Langa come migliore spumante Metodo Classico d’Italia (bravi, era ora!). Ne dà conto lo stesso Consorzio di Tutela presieduto da Giulio Bava. Del resto. è bene ricordarlo, il primo spumante d’Italia, prodotto proprio con il metodo della fermentazione in bottiglia mutuato dagli Champagne, si deve proprio ai piemontesi che, nel 1865, in quel di Canelli, nell’Astigiano, produssero le prime bottiglie di quello che allora fu chiamato Champagne Canelli.
Dunque il Piemonte torna ad avere una leadership importante, almeno per quelli di Decanter. Qui ecco la nota stampa consortile che dà conto del reportage della rivista UK.
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Ottime posizioni per i vini Alta Langa Docg nella classifica Premium Italian Sparkling Wines – Metodo Classico pubblicata sul numero di luglio 2020 della rivista inglese Decanter.
Due vini Alta Langa infatti guidano in solitaria la classifica: Millesimato Brut Alta Langa 2016 di Deltetto e Millesimato Extra Brut Alta Langa 2016 di Marcalberto, entrambi con 95 punti.
Il panel, costituito dai giudici Andrea Briccarello, Michael Garner e Anthony Rose, ha analizzato vini metodo classico provenienti da Piemonte, Lombardia, Veneto, Trentino, Emilia Romagna, Puglia e Sicilia.
Si legge nell’articolo: “I giudici hanno apprezzato la qualità e la coerenza degli spumanti metodo classico d’Italia (…), l’Alta Langa piemontese è stata definita da Michael Garner come una regione a cui guardare”.
Dei 95 vini degustati, solo i due Alta Langa sono stati giudicati “Outstanding” (punteggi tra 95 e 97). Quarantaquattro vini – di cui undici Alta Langa Docg – sono stati classificati come “Highly Recommended” (punteggi tra 90 e 94 sono stati ottenuti da La Reine Brut Alta Langa 2016 di Anna Ghione, Extra Brut 2016 di Ettore Germano, Riserva Extra Brut 2014 di Coppo, Cuvée 60 mesi Riserva Brut Alta Langa 2010 di Gancia, Alasia Riserva Brut Alta Langa 2010 de Il Cascinone, Extra Brut Alta Langa 2016 di Roberto Garbarino, Riserva Giulio I Extra Brut Alta Langa 2012 di Tosti 1820, Brut Alta Langa 2016 di Vite Colte, Bianc ‘d Bianc Brut Alta Langa 2015 di Giulio Cocchi, Zero Riserva Pas Dosé Alta Langa 2013 di Enrico Serafino, Cuvée Leonora Brut Alta Langa 2014 di Cascina Bretta Rossa).
Quarantasette vini – di cui quattro Alta Langa Docg – hanno raggiunto il risultato “Recommended” (punteggi tra 86 e 89 per Enrico Cerutti Brut Alta Langa 2016 di Cascina Cerutti, Brut Alta Langa 2014 di Matteo Giribaldi, Tenute Rade Extra Brut Alta Langa 2014 di Poderi Cusmano, Cuvée Aurora Extra Brut Alta Langa 2015 di Banfi). La presenza dei vini Alta Langa Docg in classifica è nettamente superiore alla media, con 13 vini su 18 tra quelli che hanno ricevuto 90 o più punti.
Commenta Giulio Bava (foto), presidente del Consorzio Alta Langa: “Accogliamo con grande interesse il risultato della degustazione di Decanter: il nostro Consorzio sta lavorando per la qualità e questi segnali confermano la crescita costante della denominazione. Accanto ai numeri – ettari di vigneto, produttori, referenze, bottiglie prodotte complessivamente – crescono autorevolezza e notorietà”.
I NUMERI DELL’ALTA LANGA DOCG
• 125 soci (90 vigneron e 35 case spumantiere)
• 314 ettari di vigneto (145 in provincia di Cuneo, 142 in provincia di Asti, 27 inprovincia di Alessandria) non tutti ancora in produzione -> diventeranno 350 nel 2021.
• Il vigneto Alta Langa è coltivato per 2/3 Pinot nero e per 1/3 Chardonnay
• 2.500.000 kg di uva prodotta dalla vendemmia 2019
• 2.000.000 di bottiglie prodotte dalla vendemmia 2019
• Mercato interno: 95%
• Export: 5%