Mondo Champagne. Pommery mette le mani sul Festival Pucciniano. E les italiens? Stanno a guardare

inserito il 8 Luglio 2010

Battuta e dileggiata (sempre a ragione) ai Mondiali di calcio del Sudafrica la Francia si rifà con lo Champagne. Scippando all’Italia il mito del Belcanto. L’ultima genialata è ancora di Pommery, la maison di cui già avevamo scritto quando, con faccia tosta invidiabile, a pochi giorni dall’appuntamento calcistico mondiale sudafricano, aveva lanciato sul mercato una bottiglia con i colori della bandiera italiana. Una ruffianata che aveva confermato l’abilità strategica dei venditori di Pommery Italia, i quali non hanno esitato a porre in atto un’intesa niente con la Fondazione Festival Piccini.

Nel mirino la sponsorizzazione del 56° Festival Pucciniano i programma da metà luglio a settembre a Torre del Lago in provincia di Lucca.

«Anche quest’anno – annunciano trionfanti gli champagnisti – Pommery  proporrà Brinda al Belcanto”, una linea esclusiva di Champagne in cinque confezioni che racchiudono la magia delle melodie pucciniane ed immortalano le splendide scenografie delle opere del Festival: La Boheme, Tosca, Turandot, Madama Butterfly e La Fanciulla del West, di cui si celebra quest’anno il centenario. Le bottiglie saranno in vendita in poche migliaia di esemplari nelle serate dell’evento. Le confezioni custodiscono la cuvée Pommery Noir, etichetta nera di Champagne bouquet di Chardonnay, Pinot Noir e Pinot Meunier, creata in esclusiva da Pommery Italia per il nostro Paese».

Ma non è finita.

«Oltre agli astucci da collezione Pommery celebra il suo amore per l’Opera di Puccini con una bottiglia gigante di Champagne Pommery installata a Torre del Lago. Si tratta di una grandiosa opera “Senza Oldenburg”, creata dal Maestro Franco Scepi in esclusiva per Pommery Italia. L’opera è posizionata all’entrata del Teatro di Torre del Lago nel parco della Fondazione e si inserisce in uno spazio di grande prestigio dedicato proprio all’arte en plein air, dove sono esposte sculture di altri importanti artisti come Adami, Folon, Cascella.

“Senza Oldenburg” – spiega la comunicazione Pommery – è la riproduzione in formato gigante (5 metri di altezza per 1500 chili) di una bottiglia di Champagne Pommery POP. Tra tante etichette d’eccellenza che portano la firma di Pommery, per quest’opera si è scelto di utilizzare la bottiglia POP, la più piccola, nel formato da 20 cl: Pommery è stato il primo marchio a proporre lo Champagne in monodose. Così, la più piccola tra le bottiglie di Champagne Pommery, si trasforma in questa grandiosa opera attraverso la sapiente e moderna mano del Maestro Scepi, che in quest’opera cita lo svedese Claes Thure Oldenburg, esponente della Pop Art noto per le sue sculture di gesso giganti, che spesso riproducono cibi e alimenti. L’opera di Scepi è stata realizzata con la tecnica utilizzata nella progettazione nautica, principalmente nella costruzione della struttura interna, come il telaio di una barca. L’esterno è realizzato in alluminio….».

Oh, sia chiaro che noi non siamo contro, tout court, ai cugini d’Oltralpe che in fatto di vini ne sanno almeno quanto noi, ma in materia di marketing continuano a surclassarci.

E i produttori italiani che fanno?

Si lamentano, litigano, polemizzano, insomma perdono tempo prezioso mentre gli altri si fanno belli in casa nostra soffiandoci le cose più belle tradizionalmente italiane, la moda, l’arte, la cultura, la storia.

Quando suonerà la sveglia forse potrebbe essere troppo tardi.

Filippo Larganà (Filippo.largana@libero.it)

2 Commenti Aggiungi un tuo commento.

  1. filippo 8 Luglio 2010 at 20:22 -

    Pavidi è la parola giusta. Un esempio: quando anni fa il Consorzio dell’Asti prensentò un nuovo spot tv, io, che allora scrivevo per un quotidiano, chiesi perché non si fosse scelta la musica di Paolo Conte, chansonnier astigiano conosciuto e apprezzato in tutto il mondo. Mi fu risposto che sarebbe stato troppo “provinciale” e poi le altre zone di produzione dell’Alessandrino e del Cuneese avrebbero potuto prenderla male. Hai capito che razza di geniacci…

  2. Adriano Salvi 8 Luglio 2010 at 17:19 -

    sul fatto che Pommery abbia creato una bottiglia tricolore come operazione d’immagine e marketing era iniziativa “a rischio” , infatti Lippi & Co. hanno rimediato una memorabile figuraccia, appunto mondiale….quanto al Festival Pucciniano nessun rischio, in quanto quella è musica immortale……hanno fatto benissimo a sponsorizzarlo, lo facciano anche i nostri pavidi produttori e come ben affermi la smettano di lamentarsi o scannarsi a vicenda, sarebbe ora!
    La cultura non si inventa, si coltiva. Libiam nei lieti calici…….è di Verdi ma bene lo stesso e ne La Traviata, che si svolge in Francia, non si brindava col Prosecco….

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