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Vinitaly finito e… quando il marketing dell’assenza paga, da Nanni Moretti a Oscar Farinetti

7-10 aprile 2019 Verona 53¡ VINITALY - fotografia di Vittorio Ubertone

Il marketing si sa è una cosa seria che fa guadagnare bene a chi lo sa fare bene.
Qualche anno fa, Oscar Farinetti, inventore di Eataly e di tanti altri progetti sul made in Italy del gusto, sintetizzò alcuni concetti di marketing nell’effetto gallina: Sostenne più o meno l’Oscar che: «Noi mangiamo uova di gallina perché la gallina quando fa l’uovo canta. La tacchinella no, quindi non mangiamo le sue uova».
Farinetti continuò dicendo che noi italiani siamo un po’ tacchini (come dargli torto) perché abbiamo “uova” meravigliose, ma non sappiamo raccontarle e venderle (come non dargli ragione).
Ebbene al 53° Vinitaly, tuttavia, la tesi dell’ideatore di Eataly è stata ribaltata.
Infatti alla fiera del vino di Verona anche chi non c’era ha fatto finta di esserci, cioè ha cantato senza fare l’uovo o promettendo di farlo. Spieghiamo: Fontanafredda, Cantina vinicola di Serralunga d’Alba, famosa per essere stata di Rosa Vercellana, la Bela Rosin, cioè la moglie morganatica (insomma, l’amante) di Vittorio Emanuele II, poi passata al Monte dei Paschi e quindi al nostro Oscar Farinetti, non era presente con un vero stand. Ed è parso strano visto che proprio Fontanafredda è stata designata da una famosa rivista americana quale migliore Cantina vinicola d’Europa. Fontanafredda c’era imn versione grande pannello blu con scritte bianche per spiegare che: “non ci siamo perché abbiamo da fare, però ci siamo con questo maxi cartellone e vi aspettiamo venite da noi”. Bum! Gran colpo di marketing.
Però è copiato. Sembra, infatti, quella scena di Ecce Bombo, straordinaria opera prima di Nanni Moretti dove il protagonista, invitato a una festa, chiede all’amico «Mi si nota di più se vengo e sto in disparte o se non vengo?».
Comunque la pensiate è già un successo visto che ne abbiamo scritto.

F.L.

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