Galan sostituisce Zaia. L’Agrimin continua a parlare veneto. E i piemontesi restano a bocca asciutta

inserito il 16 Aprile 2010

Giancarlo Galan, classe 1956, deputato Pdl ed ex Governatore del Veneto, è il nuovo Ministro dell’Agricoltura del Governo guidato da Silvio Berlusconi. Sostituisce Luca Zaia, eletto presidente della Regione Veneto e Ministro dimissionario delle Politiche Agricole.

Insomma all’Agrimin c’è stata una staffetta tra veneti, tra un enologo, Zaia, che ha fatto della difesa del made in Italy agroalimentare la sua bandiera (se si esclude la scivolata incauta sullo sfortunato panino McItaly) e un ex manager Publitalia, Galan, che è nato e cresciuto in seno alle imprese di comunicazione del Cavaliere.

I veneti hanno ragione di gioire, per loro cambia poco o nulla. Hanno uomini in posizioni chiave e settori strategici per la loro regione. Zaia, da ministro, ha lavorato per l’Italia senza dimenticare il Veneto; Galan, che fino ad oggi ha lavorato per il Veneto, non si vede perché dovrebbe fare diversamente.

Sulle qualità di entrambi, che vediamo nella foto tratta dal sito Internet dell’Arena di Verona (da sinistra Galan, Zaia e il sindaco della città scaligera, Tosi), rimandiamo a ambizioni e ideologie personali.

Per il Piemonte, però, è un altro paio di maniche. La corsa al rinnovo dei vertici ministeriali del post elezioni regionali, ha lasciato, inutile nasconderlo, un po’ di amaro in bocca.

Infatti negli ultimi tempi, per la verità con sempre meno convinzione, su giornali e siti web erano girati nomi di parlamentari piemontesi papabili al Ministero dell’Agricoltura.

Tra questi il più verosimile sembrava quello dell’ex Governatore regionale, Enzo Ghigo, che, in quel ruolo per due legislazioni, ha dimostrato di sensibilità verso l’agroalimentare, prendendo, primo in Italia, posizione contro le coltivazioni Ogm e appoggiando, anche con cospicue risorse, i progetti di Slow Food.

C’è da dire che alle ultime elezioni regionali lo stesso Ghigo aveva, seguendo le direttive nazionali, supportato il candidato poi eletto Roberto Cota della Lega, alla presidenza regionale contro la Governatora uscente Mercedes Bresso.

In questo senso un ticket Pdl-Lega al vertice del Agrimin era ipotizzabile. Invece niente, il Ministero era in mano ad un ministro veneto e così è rimasto.

Ora bisogna sperare che insieme al Prosecco il Ministro Galan valorizzi anche i vini piemontesi, insieme alla Gallina Padovana il cappone di Morozzo, insieme al radicchio il cardo gobbo di Nizza Monferrato, e così via…

Filippo Larganà (info@saporidelpiemonte.it)

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