Vinitaly 2017. Massimo Marasso (F.lli Martini) vicepresidente Consorzio dell’Asti: «Credo nell’Asti Secco perché ha carisma. Già lo chiedono in tanti». E lancia l’idea di un Asti Secco Rosè

inserito il 12 Aprile 2017

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Massimo Marasso è un manager, oltre che un enologo. Lavora per un grande gruppo, la F.lli Martini di Cossano Belbo che fa capo a Gianni Martini, un imprenditore che ha fatto la storia recente del comparto del moscato, ma anche dle Prosecco, essendo quel gruppo tra i maggiori imbottigliatore delle bollicine venetofriulane.
Ora, però, sta arrivando l’Asti Secco (Marasso difende a spada tratta questa definizione) che, secondo il manager-enologo, sta suscitando molta attenzione da parte dei mercati. «Il Prosecco è fashion, ma l’Asti Secco ha carattere, Questo piace molto. I buyers già ce lo chiedono. Farà bene alla filiera del moscato».
Poi, sollecitato sull’alleanza tra Asti e Brachetto, Massimo Marasso, da appassionato e pilota di rally (corre in molte competizioni con ottimi risultati) dà gas e con una accelerazione bruciante lancia un nuovo progetto: un Asti Secco Rosè a base moscato e brachetto. Se son rose…

Qui la nostra video intervista a Massimo Marasso. Le riprese e le foto sono di Vittorio Ubertone.

 

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