Comincia nel 1959 la storia della cooperativa agricola Cantina di Maranzana, nell’Astigiano, sulle colline del Monferrato che digradano verso l’alessandrina Acqui Terme.
Un anno, quel 1959, denso di eventi che segnarono la storia, nel mondo e in Italia.
A Cuba va al potere Fidel Castro. Lo Stato dell’Alaska entra a far parte negli Stati Uniti d’America. I sovietici mandano sonde sulla Luna. In Francia diventa Presidente della Repubblica Charles de Gaulle. In Italia Aldo Moro viene eletto segretario della DC e lo scrittore Pier Paolo Pasolini vince, non senza polemiche, il premio Crotone con il romanzo Una vita violenta.
Nello stesso anno, sulle colline del paese di Maranzana, centro agricolo da sempre vocato alla vitivinicoltura, un gruppo di vignaioli si guarda negli occhi e decide che fare le cose insieme è meglio che farle da soli.
Così, sulla scorta dell’associazionismo praticato in quegli anni, nasce la Cantina La Maranzana.
Sono tempi duri, per fortuna l’economia “tira” e se uno ha voglia di lavorare le cose possono andare nel verso giusto.
E le “cose” per la Maranzana vanno per il verso giusto. Tanto che oggi la Cantina può contare su 200 soci, 450 ettari di vigneti con una produttività di 60 mila ettolitri di vino e una zona stoccaggio a temperatura controllata da 25 mila ettolitri.
Numeri di tutto rispetto che ne fanno una realtà vitivinicola tra le più importanti della provincia di Asti e dell’intero Sud Piemonte.
Dei 450 ettari di proprietà dei vignaioli che conferiscono le loro uve alla Maranazana la metà è coltivata a moscato, il vitigno più remunerativo di questa parte di Astigiano, da cui si ottendono due vini mito: l’Asti docg, lo spumante dolce più brindato al mondo e il Moscato d’Asti docg, il vino che rappresenta la storia del moscato in questo angolo di Piemonte.
Tra le altre tipologie coltivate in zona c’è il brachetto, da cui si vinifica l’Acqui docg in versione spumante e “tappo raso”, seguito dal barbera, dalle cui uve La Maranzana seleziona partite particolarmente pregiate, dal dolcetto, dallo chardonnay e dal freisa che danno vini finissimi.
Dicono dalla Cantina Maranzana: «Ci siamo specializzati nella produzione di vini tipici piemontesi, bianchi e rossi a tutto pasto, ma anche nella vinificazione di Moscato e Brachetto. La Barbera d’Asti poi è uno dei vini di punta della nostra Cantina».
Negli anni La Maranzana ha investito anche nell’organizzazione commerciale e nella promozione dei proprio vini. Scelte che hanno portato uno sviluppo considerevole.
«Le azioni più proficue sono state verso i consumatori – fanno osservare i responsabili della Maranazana -. Abbiamo seguito il nostro motto che è: “Si capisce e apprezza meglio un vino se si va vedere dove nasce e chi lo fa”. E su questa linea abbiamo sviluppato rapporti diretti con gli appassionati di vino che trovano nella nostra Cantina disponibilità, attenzione e genuinità. Un mix ideale per trasformare i clienti in amici che apprezzano il nostro lavoro e i nostri vini».
E per meglio andare incontro alle esigenze dei clienti-amici La Maranzana ha anche allestito un centro vendita attrezzato dove ogni vino prodotto dalla Cantina può essere assaggiato e acquistato. Una linea diretta dal produttore al comsumatore che rafforza ancora di più quel concetto di territorio-vino che da sempre è uno dei valori fondanti della cooperativa.
Ma il territorio di Maranzana è da visitare oltre che per i vini della Cantina anche per il paesaggio e le attrattive che lo caratterizzano.
Intanto nel paese nacque Giacomo Bove, uno dei più famosi e importanti esploratori dell’800 che ebbe una vita avventurosa con spedizioni al Polo Nord, in Sud America e in Africa.
Ma una visita al punto vendita dei vini della cooperativa può essere agevolmente anche abbinata a un tour nei paraggi dove si trovano città e borghi antichi da non perdere. Nella stessa Maranzana, ad esempio, si possono visitare la cinta muraria del castello che fu eretto tra il XII e il XIV secolo e la chiesa parrocchiale di Santa Emerenziana la cui facciata risale al XVI secolo.
Tra le città vicine non si può non citare Asti, con il suo centro storico, i suoi palazzi nobiliari tra cui la Casa di Vittorio Alfieri; e Acqui Terme, con la caratteristica “bollente” la fonte di acqua sulfurea che sgorga naturalmente da una fontana posta nel centro della città.
Insomma la Cantina di Maranzana si trova al centro di un territorio di eccellenze riconosciute che vanno dal vino al paesaggio al’arte alla storia.
Un’area da scoprire che tocca il cuore, l’anima e la mente.
Proprio come un buon calice di ottimo vino della Maranzana.