Cantina Barbera dei Sei Castelli, parla il neo presidente Andrea Ghignone: «Unesco grande opportunità. I giovani saranno il nostro futuro»

inserito il 13 Dicembre 2016

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Ieri, in anteprima, avevamo dato la notizia dell’elezione di Andrea Ghignone, sindaco di Moasca, nell’Astigiano, a presidente della Cantina sociale Barbera dei Sei Castelli, l’enopolio che ha sedi ad Agliano Terme e a Castelnuovo Calcea e raccogliere le uve barbera anche di molti centri della zona.
Ora, a pochi giorni dalla nomina, Ghignone ha rilasciato a SdP una videointervista che pubblichiamo.
Intanto ecco la nota ufficiale rilasciata dalla cooperativa di cui è direttore l’enologo Enzo Gerbi: Andrea Ghignone è il nuovo presidente della cantina “Barbera dei Sei Castelli” di Agliano Terme – Castelnuovo Calcea. Subentra a Giuseppe Carbone che ha condotto la cooperativa per 21 anni. Alla cantina aderiscono 300 soci che conferiscono oltre 60.000 quintali di uve: 80% sono di Barbera d’Asti su un territorio di circa 600 ettari di vigneto. La cooperativa è diretta dall’enologo Enzo Gerbi.
Quarantatre anni, Sindaco del Comune di Moasca, Ghignone, laureato in Giurisprudenza, è stato eletto dal consiglio di amministrazione, che si è riunito subito dopo l’assemblea giovedì 8 dicembre. Vive a Moasca paese del quale è sindaco dal 1999. Dal 2009 al 2016 è stato presidente dell’Enoteca Regionale di Canelli e dell’Astesana e dal 2014 è vicepresidente della Strada del Vino Astesana. Attualmente è funzionario della Regione Piemonte presso l’Assessorato alla Cultura, Turismo e Sport.
Con la nomina del nuovo presidente, il consiglio ha riconfermato il vicepresidente, Elio Demaria, di Castelnuovo Calcea. Il consiglio è composto da: Piero Belletti, Giancarlo Cagno, Ernesto Castagno, Guido Corbella, Maria Ferracin, Ezio Gambino, Mario Gambino, Giulio Giargia, Cristiano Giovo, Gianfranco Scaglione, Sergio Scaglione, Mario Serra, Luca Vassallo.
«Ringrazio i componenti del consiglio per la fiducia, – dichiara il presidente Andrea Ghignone – sicuramente ci sono buone prospettive di sviluppo per la nostra cooperativa e per il nostro territorio come il riconoscimento dell’UNESCO, ottimo volano per la valorizzazione delle nostre colline, ma è necessario garantire un reddito dignitoso agli agricoltori ed incentivare i giovani a rimanere sul nelle nostre terre. Questo è il ruolo che la cooperativa ha svolto in questi anni e che intende rafforzare anche con nuove prospettive di sviluppo. Ringrazio inoltre, per l’ottimo lavoro svolto, il mio predecessore Giuseppe Carbone che per ben 21 anni ha ricoperto tale importante ruolo»”.


 

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