Canelli. Ecco il Carnevale storico bis. Da Porco a Porco raccoglie consensi, ma patisce la neve

inserito il 17 Febbraio 2010

La neve di domenica scorsa ha penalizzato il Carnevale storico di Canelli e la rassegna suina “Da Porco a Porco”. Il 21 prevista una replica parziale.

Un piccolo anticipo delle maschere carnevalesche realizzate secondo i dettami storici si sono comunque viste, tra una folata di pioggia mista a neve e l’altra. Personaggi originali che hanno riscosso curiosità e interesse.

Sono state rinviate al 21 febbraio 2010, però, tutte le manifestazione che avrebbero dovuto svolgersi all’aperto.

Di seguito il programma ufficiale che si svolgerà domenica prossima. In caso di maltempo tutto sarà organizzato al coperto alle Cantine Gancia.

Domenica 21

Ore 10.30  Blincèin, la maschera canellese, e tutta la sua “corte” inizieranno a sfilare per il centro storico

11.30  presso la sede comunale insediamento del Sindaco del carnevale. Al termine sfilata fino a Piazza Cavour.

In Piazza Cavour

12  esibizioni di arte varia

12.30  distribuzione ravioli, frittelle di mele, focacce dolci e salate a cura delle Associazioni di volontariato.

14  recite, sfilate, giochi, musica e balli per grandi e piccini

17  lettura del testamento di Cleopatra e chiusura della manifestazione

In Via G. B. Giuliani, cortile centro servizi “L. Bocchino”

Dalle 15 carnevale per i bambini delle scuole materne

In piazza Cavour ci divertiremo con: I cantastorie–giocolieri Claudio e Consuelo, la musica, i canti e i balli dei gruppi Pietrantica e Marasma Folk, la comicità e le magie del mago Giannini, i piccoli tamburini di Canelli, gli attori del gruppo della commedia dell’arte delle scuole medie, il laboratorio teatrale III millennio, le animazioni di “Crescere insieme”, i giochi del Gruppo Storico e poi….. Blincèin e la sua numerosa corte, Cleopatra con il suo portavoce esperto in traduzioni dal suinesco, le sue guardie con il naso da maiale, matti, folli e tante altre sorprese.

Si è invece tenuto regolarmente “L’elogio del maiale – l’eccellenza della salumeria italiana”.

Ecco il resoconto degli organizzatori: «Erano presenti 16 espositori provenienti da Abruzzo, Emilia Romagna, Liguria, Toscana, Trentino Alto Adige, Valle d’Aosta e Piemonte.

Nonostante l’affluenza di pubblico sia stata limitata si è registrata una notevole soddisfazione tra i partecipanti che hanno potuto far degustare i loro prodotti ad un pubblico scarso, ma molto attento e qualificato.

Tra tutti citiamo alcuni turisti che sono arrivati, nonostante il brutto tempo, da Lerici, facendo incetta di salumi. Come pure alcuni turisti tedeschi che sono rimasti estasiati di fronte a tante eccellenze.  I vari stand sono stati visitati da esperti gastronomi dell’Accademia della Cucina Italiana e da altri esperti, a detta di tutti il livello qualitativo delle merci esposte e la varietà dei salumi era molto alto.

Volendo ricordare un solo salume di eccellenza per ogni espositore, segnaliamo:

Piemonte:

dal Paniere dei prodotti tipici della Provincia di Torino (marchio voluto dalla provincia per raccogliere tutti i prodotti agroalimentari d’eccellenza) citiamo: salame di Giora di Carmagnola (salame di mucca rigorosamente di razza piemontese a cui si aggiunge lardo di suino) proposto dal Salumificio Dellacroce Domenico di Cercenasco e il salampatata del Canavese, uno dei salami più tipici della stagione invernale, un insaccato morbido a base di carne suina, lardo, patate bollite e spezie proposto dal Salumificio Nadia snc di Caluso;

da Ponzone il filetto baciato presentato dal Salumificio Giachero Claudio. Consiste in un filetto di maiale, estratto dalla salamoia, posto all’interno della pasta di salame, insaccato in un budello naturale e quindi stagionato da tre a sei mesi.

Da Costigliole d’Asti salame al barbera della Salumeria Borio Giovanni & C. snc. Insaccato di maiale aromatizzato al barbera.

Da Ferrere il lonzino stagionato presentato dall’Agrisalumieria Luiset. Il lonzino stagionato è il lombo del maiale, salato e ben conciato, che dopo poco tempo, circa uno o due mesi di stagionatura, si può già affettare.

Da Monastero Bormida la pancetta presentata dall’Agriturismo San Desiderio. Salume preparato con la parte della pancia del suino.

Da Montechiaro d’Asti il salame cotto piemontese della Salumeria Rebaudengo. Salame di carne suina, a grana medio-fine, insaccato in budello di maiale sottoposto a cottura a vapore o in acqua bollente.

Dalla Valdossola l’arrotolata ossolana dell’Azienda Salumi Valdossola. L’arrotolata ossolana è una pancetta di suino con spezie, aglio e vin brulè.

dall’Abruzzo – Coordinamento Res Tipica la ventricina di Vasto presentata dall’Azienda Valle Verde di Vacri. Si tratta di un insaccato di carne suina a grana medio grande spolverata di sale da cucina e peperone trito.

sempre dall’Abruzzo, dal Comune di Crecchio, la “cicolana”. E´ uno dei salumi dal sapore più delicato tipico della classica salsiccia aquilana, preparata secondo le tradizioni dei vecchi norcini presentato dal Salumificio Sorrentino di Mozzagrogna

dalla Strada del Culatello di Zibello, il culatello dell’Azienda Agricola Roberto Mezzadri. Considerato il re dei salumi si ricava dalla coscia del suino adulto, allevato secondo metodi tradizionali».

Che dire. La festa ha raccolto il consenso dei pochi che hanno avuto il coraggio di partecipare e va sicuramente rifatta l’anno prossimo. Magari raccomandandosi al Padreterno per un tempo soleggiato o, nella peggiore delle ipotesi, senza precipitazioni.

Sdp


5 Commenti Aggiungi un tuo commento.

  1. Serena 20 Febbraio 2010 at 22:59 -

    Ero molto giovane, ma per me è stato un periodo davvero molto bello, è vero, purtroppo molti protagonisti di quel periodo non ci sono più, ma pensiamo all’atmosfera di quegl’anni, al teatro pieno, a una Canelli viva…
    Il mio “riuniamoci” non era da intendersi come una rimpatriata in pizzeria (o meglio non solo), mi piacerebbe provare a ricreare qualcosa, se Alberto lo ritenesse ancora possibile….

  2. Adriano Salvi 20 Febbraio 2010 at 11:07 -

    Ringrazio per la disponibilità caro Filippo, ma francamente devo dire che personalmente non sono mai stato un fervente sostenitore di ritrovi tra “reduci”, mi metterebbero inevitabilmente addosso più malinconia che altro…..anche perchè alcuni dei protagonisti di quelle belle esperienze il destino ha voluto che siano scomparsi troppo presto. Nel ventennale di fondazione del Gruppo Teatro Nove (si battezzò così perchè alla prima riunione eravamo in nove), nel 1994 , essendo in piena attività, avevamo organizzato una megafesta, ma pochi giorni prima si scatenò quell’alluvione tremenda che si tende (compresibilmente per certi versi) a dimenticare e dopo poche settimane mettemmo in scena a Nizza e ad Asti , con testo da me scritto, lo spettacolo “Fango”. Poi perfortuna rinacque in fretta il Teatro Balbo e le belle stagioni che ne seguirono….anche se per me, che già abitato ad Asti tempo, l’impegno si fece via via troppo gravoso….fino a doverlo con dispiacere abbandonare….ma questo è un altro discorso……..per me e sono convinto anche per gli altri amici è stata sicuramene una esperienza molto importante, che ho consegnato ai ricordi belli di una vita piena di iniziative. Ovviamente se Alberto Maravalle avrà voglia e tempo per organizzare qualcosa di non troppo rievocativo io comunque ci sarò…..

  3. filippo 19 Febbraio 2010 at 09:13 -

    Nota per i non canellesi e i non astigiani e, insomma, quelli che non conoscono T9 che è stato per più di più di vent’anni un’associazione culturale e teatrale in quel di Canelli (al timone Alberto Maravalle, manager del vino, attore e regista, romano di nascita e canellese d’adozione) promotrice di varie iniziative davvero indimenticabili tra festival teatrali ed eventi spesso legati all’enogastronomia astigiana. E, davvero, condivido la nostalgia di Serena anche se io di T9 ne ho sempre scritto come giornalista. Per questo metto a disposizione Sdp per organizzare una reunion…

  4. Serena 19 Febbraio 2010 at 08:17 -

    Che nostalgia del Gruppo Teatro Nove…..dai ragazzi riuniamoci!!!!

  5. Adriano Salvi 18 Febbraio 2010 at 10:43 -

    Contro il clima terrificante di domenica scorsa c’èra ben poco da fare…..manifestazioni del genere con neve e freddo proprio non vanno d’accordo…….l’idea però mi sembra interessante e quindi mi auguro venga riproposta il prossimo anno…magari con con Carnevale “Ambrosiano” più avanti nella data……già che ci sono ricordo agli amici dell’amministrazione comunale che si scrive “Blincin” e non Blicèin che al massimo può essere la pronuncia ( ma non è certo…) nella Biblioteca Civica dovrebbero essere conservate le annate de “Il Canellese” periodico di oltre trent’anni fa (sigh) nel quale è pubblicato tra l’altro il “processo” alla maschera canellese da me scritto e messo in scena con successo dal Gruppo Teatro Nove….

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