Questa volta i toni del comunicato stampa riflettono la verità e non sono solo dettati dallo spirito di appartenenza: «È davvero un ottimo inizio per la Fiera Nazionale dei vini di Langhe, Roero e Monferrato – recita la nota dell’organizzazione -. Sono oltre 7 mila e 500 i biglietti venduti durante il ponte del 25 aprile. In totale più di 70 mila singole degustazioni lungo gli affollatissimi banchi d’assaggio allestiti nelle principali piazze della città di Alba, capitale delle Langhe». Tutto vero e SdP lo può testimoniare. Nel pomeriggio del 25 aprile Alba era davvero affollata di visitatori e turisti, piemontesi e non, italiani e non. I numeri ufficiali confermano il successo. Con un’osservazione non da poco: il pubblico era per lo più di giovani tra i 30 e i 40 anni, segno che la cultura del vino affascina le generazioni più giovani. È questa la leva che le aziende devono usare per far tornare in alto il consumo del vino italiano in Italia.
Ancora la nota degli organizzatori: «Uno dei dati più positivi è quello delle vendite online, che sono aumentate in modo esponenziale. La strategia di promozione digitale messa in atto nel 2016 – spiega dall’Ente Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba – ha generato un incremento del traffico sul sito, con oltre 50.000 visitatori unici. Incremento che è stato ancora più evidente dal punto di vista degli accessi mobile: quest’anno abbiamo puntato moltissimo sulla promozione attraverso i dispositivi mobili, dove registriamo un incremento di visualizzazioni del 180% rispetto al 2015. Il turista del vino acquista sempre di più online, programmando con anticipo la sua visita e le sue attività sul territorio. L’ammontare dei ticket venduti via web aggiornata al primo weekend di Vinum 2016 – oltre 1700 – ha già superato l’intera vendita del 2015. Nei cinque punti di degustazione delle piazze cittadine, appassionati ed enoturisti hanno potuto scegliere tra oltre 552 etichette di 232 produttori di Langhe, Roero e Monferrato, luoghi ormai simbolo di vino e gastronomia stellata, riconosciuti Patrimonio Mondiale dell’Umanità Unesco. I vini in degustazione rappresentano gran parte della miglior produzione enoica piemontese: il Barolo, il Barbaresco, il Roero, il Roero Arneis, il Barbera d’Alba e d’Asti, il Moscato d’Asti, il Dolcetto, il Dogliani, il Langhe Nebbiolo. Ma tra i banchi d’assaggio si possono trovare anche chicche enologiche come il Freisa, il Ruché, il Monferrato, il Verduno Pelaverga, la Favorita, la Nascetta e moltissimi altri vini autoctoni. Accanto ai vini si sono potute degustare molte etichette di grappe piemontesi, in collaborazione con l’Istituto Grappa Piemonte. Le piazze di Alba hanno accolto anche lo Street Food ëd Langa, il vero cibo di strada piemontese, che ha proposto abbinamenti di eccellenza con i vini del territorio. Nei bar di Alba aderenti all’iniziativa si è brindato con l’Alta Langa DOCG Metodo Classico».
Soddisfazione anche da parte del Consorzio della Barbera d’Asti che partecipa a Vinum Alba con un proprio banco d’assaggio. «Riteniamo Vinum una manifestazione strategica per la promozione territoriale – rimarca Filippo Mobrici Presidente del Consorzio Barbera d’Asti e vini del Monferrato – I nostri ringraziamenti vanno dunque alle aziende che ci consentono di rappresentare il Monferrato e all’Ente Fiera albese, che ha riservato questo spazio per noi». É in occasione di Vinum che gli appassionati potranno scoprire la produzione enologica astigiana, che vede nella Barbera la sua massima espressione. Due week end all’insegna di Asti e del Monferrato, presenti nella centrale piazza Garibaldi di Alba con oltre 600 bottiglie, in rappresentanza delle principali Denominazioni tutelate dal Consorzio.
Vinum prosegue lungo il weekend del 30 aprile e 1° maggio riaprendo i banchi d’assaggio, i workshop e rinnovando l’appuntamento con decine di iniziative e attività aperte a tutti.
Per consultare tutti gli appuntamenti della Fiera Nazionale Vinum visitare il sito: www.vinumalba.com e Primavera di Alba: www.comune.alba.cn.it