Oscar Farinetti, tirato per la giacca, smentisce le voci circolate con insistenza in questi giorni secondo le quali sarebbe in via di costituzione una lista di centrosinistra pro Mercedes Bresso con lui come capolista.Voci e indiscrezioni in questo senso si erano diffuse già in estate. Alcuni media piemontesi erano arrivati a rivelare che la lista pro governatrice regionale targata Pd sarebbe partita dopo il sì di Farinetti. Giorni fa altre voci circa il coinvolgimento politico alle consultazioni regionali dell’ex patron di Unieuro e attuale fondatore del colosso del gusto Eataly e amministratore delegato della maison vinicola Fontanafredda.
Lui, però, smentisce tutto e, attraverso l’ufficio stampa della casa vinicola di Serralunga d’Alba, precisa, citando Sdp di voler continuare a fare solo l’imprenditore.
E noi la prendiamo per buona. Anche se non è sconosciuta, anzi è palese, la simpatia di Farinetti per il centrosinistra, sia per le radici socialiste di famiglia (il padre Paolo fu comandante partigiano) sia per le frequentazioni di lavoro e di amicizia, da Carlin Petrini, braidese e guru di Slow Food (nato dall’Arci Gola) in giù.
Tuttavia un conto è supportare chi rispecchia le nostre idee politiche, un altro scendere nell’agone dello scontro tra partiti.
E Mr Eataly, allo stato, con tanti progetti da realizzare tra cui un megastore negli Usa e un nuovo libro da dare alle stampe dopo “Coccodè” (marketing) e “Il mercante di utopie” (autobiografia autorizzata), sembra intenzionato a fare quello che gli riesce meglio: gli affari suoi.
Sdp
Tranquillo, Luca, noi non c’eravamo certo illusi…
Eh, vorrei vedere facesse gli affari vostri.