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Dono di Natale. Una bottiglia di Asti docg a tutti i sindaci dell’Astigiano. Gabusi (Provincia): «Simbolo e vanto di un territorio vivo»

Lo aveva fatto anni fa una comunità di Comuni dell’Astigiano, oggi lo ha fatto un sindaco che è presidente di un ente provinciale in via di chiusura (forse) o di trasformazione (forse) che, comunque, è vivo e vegeto e rilancia i simboli anche enologici di un territorio che non sembra non starci più a fare la periferia di uno qualsiasi degli “imperi” che si stanno costituendo in questo periodo, da quello economici a quelli culturali a quelli politico-sociali. Dunque Marco Gabusi, sindaco di Canelli nell’Astighiano e presidente della Provincia di Asti, si è messo d’accordo con il Consorzio, la cui sede storica è ad Asti, e ha donato, per questo Natale 2015, una bottiglia di Asti docg a tutti i suoi 117 colleghi che da primo cittadino amministrano piccoli e grandi Comuni astigiani. Con la bottiglia anche una lettera personale di Gabusi ai sindaci (leggi qui: Natale 2015 lettera Gabusi sindaci)

Il sindaco di Canelli (Asti), Marco Gabusi, anche presidente della Provincia di Asti
Il sindaco di Canelli (Asti), Marco Gabusi, anche presidente della Provincia di Asti

Spiega Gabusi: «Abbiamo deciso, come Provincia, di inviare una bottiglia di prelibato Asti docg a ogni sindaco dell’Astigiano, affinché nei paesi del territorio che dà il nome al famoso spumante, in occasione delle prossime feste natalizie, si possa brindare al 2016 con un vino simbolo, vanto e patrimonio del nostro territorio. Non è solo un gesto formale e di cortesia. Mi piace pensare, e sono certo di interpretare anche il sentire dei miei colleghi sindaci e amministratori locali, che l’Astigiano sia terra di eccellenze indiscusse e indiscutibili, apprezzate in tutto il mondo, di cui noi, che abbiamo la fortuna di viverci, dobbiamo essere fieri». Parole tese a rinverdire l’orgoglio astigiano anche se, proprio in questo periodo, l’Asti docg non è che se la stia passando bene con vendite e volumi che, secondo i dati e le proiezioni forniti recentemente dal Consorzio, si sono contratti sotto i 60 milioni di bottiglie. Gabusi ne fa cenno così: «Oggi per tanti motivi, l’Asti docg sta soffrendo una crisi che è direttamente collegata alla nostra economia e di cui tutti, nessuno escluso, dobbiamo interessarci e contribuire a superare». E rilancia lo spirito della sua iniziativa: «Ecco che regalare per le prossime feste una bottiglia di Asti docg rappresenta un segnale forte, sia pure nella sua limitatezza, di quel sano orgoglio che serve sempre, soprattutto quando si devono superare momenti difficili come quelli che stiamo attraversando». Infine i rigraziamenti e gli auguri: «Esprimo il mio grazie più sentito al Consorzio Asti docg, che ha fornito gratuitamente le bottiglie per il dono ai sindaci astigiani. Che questo gesto possa essere di buon auspicio per il prossimo anno, con l’augurio di una maggiore diffusione nel mondo del marchio Asti, sinonimo di qualità e di festa».

Certo il “dolce dono” di Gabusi non basterà a risollevare le sorti delle “bollicine dolci più brindate al mondo”, ma almeno quest’anno qualche brindisi con l’Asti docg di sicuro ci sarà.

SdP 

 

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