Il tempo di pubblicare i nostri reportage sulla prossima vendemmia 2015 ed ecco che una grandina ha raffreddato gli entusiasmi dei vignaioli.
È accaduto domenica 9 agosto. La zona colpita è stata quella tra Canelli, Costigliole d’Asti, Cassinasco, Rocchetta Palafea, Calamandrana, Nizza Monferrato, Castel Boglione, Montabone. Le correnti caldissime di questi periodo hanno incontrato correnti fredde ed ecco il patatrac. Grandine con chicchi grandi come palline da tennis sulle zone del moscato e della barbera dove i grappoli erano già in dirittura d’arrivo in tema di maturazione. I tecnici parlano di danni tra il 5 e il 30%, ma ci sono filari, sembra per fortuna in aree ristrette, che appaiono completamente “pelati”. Ecco un’immagine postata su Facebook.
Per farsi un’idea di quello che è accaduto basta guardare il video, ripreso nella zona di Costigliole d’Asti, postato su Youreporter.
Le immagini sono impressionanti.
Gianluca Morino, il vignaiolo che SdP aveva intervistato poche ore prima della grandinata, ha riferito di danni estesi con i chicchi che hanno devastato i grappoli ancora non maturi rimbalzando su quelli più maturi e quindi più elastici. Ma, come sempre accade in questi casi, i danni reali si vedranno tra alcuni giorni, quando la vite evidenzierà le ferite. Le sue dichiarazioni qualcuno le ha bollate come coraggiose. Noi preferiamo parlare di onestà. Un atteggiamento che i vignaioli piemontesi conoscono e praticano da sempre.
Intanto, approfittando di giorni di sole, nei filari si attueranno le “medicazioni” del caso con prodotti che cicatrizzano e disinfettano. In vista della vendemmia 2015 la parola d’ordine è “non mollare”.
SdP
Esistono anche le assicurazioni contro i danni dell grandine con contributo del 50%…e non è obbligatorio assicurarsi da giovanni bosco
grazie della segnalazione
Buongiorno, segnalo danni di grave entità (anche oltre il 30%) A castiglione Tinella e Santo Stefano Belbo