Che cos’è “L’Alveare che dice sì” ? Ce lo siamo chiesti dopo aver ricevuto una mail di presentazione che annunciava lo sbarco del progetto anche in Piemonte. C’è chi pensa che si tratti di un’iniziativa di nuovi frikketoni gastronomici, chi che invece sia una tendenza dovuta a nuovi stili di vita imposti dalla crisi. Comunque la si pensi sull’agricoltura moderna, non fa male stare a sentire tutti nell’anno dell’Expo che parla proprio di cibo e nutrizione del mondo.
Ecco dunque il progetto “L’Alveare che dice sì” spiegato dagli organizzatori. “Il progetto dell’Alveare che dice si nasce dall’esigenza, ormai sempre più sentita, di consumare alimenti più buoni e più sani quotidianamente sfruttando l’aiuto che la tecnologia può dare per ottimizzare i tempi di acquisto, creando una comunità affiatata di persone. L’Alveare che dice sì non è solo un portale nato per dare la possibilità di fare la totalità della spesa in modo veloce ed intelligente, ma è un movimento Europeo, nato nel 2011 in Francia e che solo oltralpe raggiunge la grandezza di circa 500 Alveari attivi, più altri 150 in costruzione. Il movimento è ormai talmente esteso che esiste già in Germania, Inghilterra e Spagna. L’Alveare che dice sì! ti aiuta a conoscere i produttori e gli alimenti tipici della tua Regione, ritornando ad un’alimentazione sana e stagionale ed aiutando i piccoli produttori ad affrontare le problematiche che derivano dalla vendita alla grande distribuzione (come i prezzi di vendita all’ingrosso troppo bassi o la richiesta di quantità di prodotto eccessive). Come funziona l’Alveare che dice sì? I produttori si iscrivono al portale ed inseriscono i loro prodotti on-line, i clienti iscritti all’Alveare più vicino a casa oppure al luogo di lavoro, comprano i loro prodotti preferiti e li vengono a ritirare il giorno della distribuzione che viene organizzata dal gestore dell’Alveare, ovvero chi si prende l’impegno di tenere il contatto con i produttori, organizzare aperitivi, eventi e visite nelle aziende agricole. Sembra troppo semplice? Si, lo è ed è perfetto così! Qual è il reale vantaggio per i produttori ed i gestori? Tutti sappiamo che la grande distribuzione obbliga molti produttori alla coltivazione intensiva di frutta e verdura, oppure all’utilizzo di macchinari costosi per la produzione degli altri beni di consumo, i produttori non guadagnano molto dalla vendita a questi circuiti ed a rimetterci spesso sono i consumatori finali che comprano prodotti che perdono il sapore e la qualità che avrebbero in natura. Proprio per questo i nostri produttori ricevono una remunerazione pari all’83,3% del fatturato esentasse ed il restante 16,7% permette di retribuire il responsabile dell’Alveare e le spese per l’assistenza tecnica e commerciale. La contabilità è semplificata poiché il sito produce automaticamente le fatture ed i buoni di consegna! L’Alveare inoltre permette inoltre di avere una vetrina in più ed una clientela assicurata. Come avviene la distribuzione? La distribuzione è un momento caloroso e pieno di sorprese! Un luogo dove si ama ritornare ogni settimana. Poco a poco l’Alveare inizierà a far parte della quotidianità del quartiere, come il mercato settimanale o il caffè all’angolo. E’ il primo posto dove fare la spesa in cui i clienti, una volta che hanno raccolto i loro ordini, non sono obbligati ad andarsene a casa velocemente ma possono fermarsi a bere qualcosa o a conoscere meglio i produttori. Sarà bellissimo ritirare i prodotti con un bel sottofondo musicale, chiacchierare con chi fornisce gli alimenti facendo tutte le domande che vi interessano! Oltre alla distribuzione c’è molto altro! Ogni gestore può organizzare visite di gruppo nelle aziende, concorsi ed eventi in assoluta autonomia, ogni Alveare ha una personalità diversa, sta solo a te scegliere quello che ti piace di più! L’Alveare che dice sì! È il tuo nuovo modo di fare la spesa felice! Info www.alvearechedicesi.it”