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Moscato. Firmato l’accordo: meno soldi per i viticoltori, fondo pro associazioni e Consorzio. Sacchetto (Regione Piemonte): «Intesa indispensabile»
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Moscato. Firmato l’accordo: meno soldi per i viticoltori, fondo pro associazioni e Consorzio. Sacchetto (Regione Piemonte): «Intesa indispensabile»

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Anche quest’anno, dopo più di 7 ore di confronto anche aspro e a pochi giorni dalla vendemmia, è arrivato all’accordo sulle uve moscato per Asti e Moscato docg. Fissati rese e prezzi per ettaro. E anche le trattenute che gli agricoltori pagheranno e andranno a favore di associazioni di categoria e Consorzio di Tutela. Non c’è altro da commentare. Basta il comunicato ufficiale diffuso dalla Regione Piemonte. Buona lettura.

“A notte inoltrata, mercoledì 4 settembre, a seguito di alcune settimane di intensi confronti, è stato firmato l’accordo sul Moscato per la vendemmia 2013 da parte della Commissione Paritetica, organo composto da una parte industriale e dalla rappresentanza agricola e presieduto, con il ruolo di mediatore, dall’Assessore Regionale all’Agricoltura Claudio Sacchetto.

L’accordo prevede per il 2013 una resa di 95 quintali per ettaro, con la possibilità di applicazione del meccanismo blocage-deblocage per ulteriori 5  quintali: lo sbloccaggio potrà essere effettuato per tutta o parte della quantità bloccata sulla base di apposita richiesta del Consorzio di tutela corredata di dati oggettivi di imbottigliamento e vendita (e sentite le esigenze delle case spumantiere) previo parere favorevole e vincolante delle organizzazioni ed associazioni professionali agricole nell’ambito della Commissione Paritetica. 

Il compenso delle uve pattuito corrisponde a 104,50 € netti al quintale, 106,50 € lordi, (il netto 2012 era 105,5 ndr). Nell’accordo sono previsti in primo luogo un contributo di 1,00 €/quintale per il fondo di parte agricola costituito nel 2010, di cui 0,70 € sono indirizzati ai produttori per la gestione dell’accordo ed i restanti 0,30 € sono destinati ai vigneti con particolari difficoltà di coltura individuati dall’apposita commissione (sorì); in seconda istanza un ulteriore contributo pari a 1 € al quintale da destinare al Consorzio per le attività istituzionali di promozione e tutela.

Assessore Regionale all’Agricoltura Claudio Sacchetto: «Con l’approssimarsi della vendemmia, oramai imminente, è prevalsa la consapevolezza di quanto fosse indispensabile siglare l’intesa con il fine di tutelare il comparto Moscato. Un atteggiamento di responsabilità importante, le trattative si sono prolungate molto, giungendo all’accordo ai limiti del tempo a disposizione, ma alla fine ha prevalso il buonsenso degli attori componenti la Paritetica». 

 

 

View Comments (5) View Comments (5)
  1. @ Secondo Cortese, Per la precisione €. 30 per ettaro è la trattenuta che viene fatta a tutti i produttori di moscato da dare ai proprietari dei sorì con pendenze oltre il 50% che grosso modo incasserano circa € 900 ad ettaro.
    Buon Moscato d’Asti…dei Sorì
    giovanni bosco
    presidente CTM

  2. Il solito pastrocchio: i 5 q.li “ondivaghi” rappresentano € 500 per ha. Il “premio” chi coltiva dei sorì faticosissimi è meno di 30 € per ha ( € 10 a giornata piemontese, come dire largo ai furbi che piantano sulle rive dei fiumi!).. Tralascio il resto perchè quello che più colpisce è quel 5%, (come dire che mi occupo di marketing e speriamo che me la cavo).

  3. Conosco anche un altro detto: che i buoni affari sono come il buon sesso, bisogna essere soddisfatti in due, altrimenti fanno schifo… e credo che questo sia il caso e quelli che hanno goduto di meno (ancora) sono i viticoltori (ancora)…

  4. Se è vero che un buon accordo deve scontentare le tutte le parti in causa, questo è un buon accordo.
    Buon Moscato d’Asti…dei Sorì
    giovanni bosco
    presidente CTM

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