La Ue, finalmente, ci ripensa: no al vino rosè ottenuto con miscela bianco-rosso

inserito il 11 Giugno 2009

(da internet) Alla Ue piace il rosè vero

Non sarà permesso produrre il vino rosé dalla mescolatura tra vino bianco e vino rosso, come proposto in un primo tempo dalle autorità competenti dell’Unione europea. Lo afferma una nota della rappresentanza milanese della Commissione Europea. Si legge ancora nel testo diffuso che «Lo spauracchio per la banalizzazione di un prodotto che invece ha caratteristiche specifiche è stato evitato con la decisione della Commissaria europea all’agricoltura e allo sviluppo rurale Mariann Fischer Boel, presa questa settimana. Recentemente le organizzazioni di produttori del settore vinicolo avevano richiesto alla Commissione europea di mantenere il bando attualmente esistente sulla possibilità di miscelare il vino bianco con il rosso per produrre il rosé».

È importante ascoltare i nostri produttori, in particolare quando esprimono preoccupazione sui cambiamenti delle regole che vengono annunciate. Nelle ultime settimane mi è parso chiaro che una maggioranza del nostro settore vinicolo ritiene che la fine del divieto sulla mescolatura significherebbe la rovina per l’immagine del rosé tradizionale. Sono personalmente sempre pronta ad ascoltare i buoni argomenti, ed è per questo che faccio questa modifica a quanto previsto” ha dichiarato la Fischer Boel.

La riforma del settore del vino del 2008 aveva introdotto alcune modifiche sulle regole di vinificazione.  Il regolamento attuativo, che sarà approvato dai 27 Paesi membri, tra cui ovviamente l’Italia, prima della fine del mese di giugno, manterrà lo status quo per il rosé.

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