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Airmoscato. Sugli aerei low cost Usa si beve moscato (non piemontese). Intanto a Torino si parla…

La prima analisi del primo summit tra vignaioli del Moscato e Case spumantiere è del direttore di Confagricoltura Asti, Francesco Giaquinta. Che dice a SdP: «Come ci si aspettava è stata una riunione interlocutoria. Ci si rivede il 10 luglio. Quello che interessa a noi come associazione di categoria è che si rispettino i patti e il reddito agricolo».

Posizione pragmatica. Tanto quanto quella dgli investitori stranieri che, mentre i piemontesi discutono e litigano, fanno affari. Lo abbiamo scritto in un post recentissimo su questo blog, dove abbiamo raccontato di una famosa rapper americana diventata produttrice e testimonial di un Moscato made in Usa. Confermiamo la tesi riferendo un’altra notizia che arriva sempre dagli States: una compagnia aerea low cost, la Spirit, ha scelto un moscato in lattina (bianco e alla fragola) non piemontese da offrire ai suoi passeggeri. Costo: 7 dollari a lattina, 12 due, contro i 3 dollari di una bottiglietta d’acqua. Insomma un business tra le nuvole al sapore di Moscato.

Questa la notizia pubblicata sul sito del quotidiano Usa Today.  Il vino, insieme a vini francesi e spagnoli, è commercializzato da un’azienda della Florida, la Friends Just Wine. Sul sito aziendale si celebrano le caratteristiche salutistiche del Moscato, senza indicarne, a differenza dei vini spagnoli e francesi, l’origine. Sarà da uve americane o di altro Paese? Il dubbio che non si tratti di Moscato piemontese, dato l’appeal che i prodotti di origine italiana hanno sul mercato americano, è più che lecito.

Resta il dispiacere di vedere come all’estero un vino versatile come il Moscato sia fonte di sfruttamento economico intensivo, mentre da noi, che avremo tanto bisogno di darci una mossa, si impiegano tempo e risorse in summit e riunioni.

Infine, proprio sul fronte di nuove strategie, da segnalare la proposta di Confagricoltura Asti che ipotizza l’ampliamento degli impianti di Piemonte Moscato. Cosa giusta o no il rischio è che anche su questa proposta si discuta all’infinito senza decidere nulla.

Intanto gli altri fanno.

SdP

 

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