Il tema è quello delle colline del vino nel territorio dei paesaggi vitivinicoli piemontesi che sono 50° sito Unesco. Gli artisti sono firme famose della pittura e dell’incisione.La data di inaugurazione è quella del 29 agosto, alle 18, nelle sale del museo di arte moderno di Mombercelli, a due passi da Nizza Monferrato e Canelli, terra di barbera e moscato, ma vicino anche alla barolista Alba e alla brachettista Acqui Terme. Insomma nel cuore della zona del vino del Sud Piemonte si fa cultura e arte. L’esposizione resterà visitabile fino all’1 novembre.
L’iniziativa è del Parco Artistico nel Vigneto “Orme su La Court”, associazione culturale attiva da anni e nata dal progetto del famoso parco voluto dalla Michele Chiarlo, azienda vinicola di Calamandrana, che ogni anno promuove iniziative di valorizzazione artistica e di cultura. Collaborano il Comune di Mombercelli e il locale museo d’arte moderna, istituzione attiva ormai da più di un ventennio che svolge un’intensa attività espositiva di alto livello, grazie al lavoro della curatrice, la gallerista Anna Virando, dell’artista Gian Carlo Ferraris e a un gruppo di volontari appassionati.
Si legge nella presentazione dell’iniziativa che: “La mostra è curata da Gian Giorgio Massara e Angelo Mistrangelo che hanno scelto opere dei più rappresentativi tra i pittori piemontesi, artisti hanno segnato con la loro inconfondibile impronta stilistica la storia dell’arte piemontese e nazionale. Dai “torinesi” Paulucci, Francesco Casorati, Menzio, Mino Rosso fino a Soffiantino, Ruggeri, Saroni, a Quaglino, Tabusso, Spazzapan, ai più “astigiani” Eso Peluzzi, Valinotti, Vitaliano Graziola o “alessandrini” come Carlo Morando, Cino Bozzetti. Ancora gli incisori: da Marcello Boglione, Mario Calandri, Francesco Franco fino a Vincenzo Gatti, ai massimi livelli del corso di Incisione dell’Albertina. Di molti di questi sono note le carriere artistiche dedicate alla natura e alla terra mentre di alcuni, stilisticamente lontani o per scelte informali o per la mole della loro opera prevalentemente dedicata alla figura, abbiamo trovato opere che pure testimoniano un’attenzione e una considerazione del paesaggio molto interessante. Un campionario di opere storiche che illustrano e descrivono, ( dal quadro di Onetti datato 1900 agli ultimi datati 2010 ) in una molteplicità di situazioni, il paesaggio piemontese e quello delle colline del vino, da meno di un anno, patrimonio dell’umanità. Scorci pittoreschi sotto la coltre di neve o nelle assolate giornate estive, fazzoletti verdi di vigneti cuciti tra loro e adagiati sul fianco delle colline come coperte ricamate. Strade secche e nervose che salgono insinuandosi tra prati e frutteti. Macchie di scuri profondi, alberi o canneti, si alternano al chiaro dei campi di grano con un ritmo istintivo, una cadenza che diventa essa stessa l’essenza del dipinto. Il paesaggio delle colline ha saputo interessare e sollecitare in maniera più o meno profonda, a distanza di anni, artisti stilisticamente molto diversi tra loro ma tutti ugualmente attratti da quella somma di sensazioni che si provano di fronte al distendersi di un panorama che riempie il cuore. Ecco la materia che entra nell’anima e suscita sentimenti, e tocca corde di alto lirismo”.
Per visite guidate su appuntamento: 348 4246055 – 346 4798585