Vino & guide. Gianni Fabrizio (Gambero Rosso): «Piemonte eno-star, ma con fatica. Barolo resta bandiera. Moscato 2015 da premio. Mercati: estero ok, Italia ancora ferma»

inserito il 28 Febbraio 2016

Preciso, sintetico, chiaro. Gianni Fabrizio è uno dei curatori della guida dei vini del Gambero Rosso. Un incarico che nel mondo del vino significa avere una conoscenza estrema e completa di produttori e etichette. SdP lo ha incontrato alla verticale di Barolo organizzata alla Bel Colle di Verduno. Inevitabile chiedergli qualche giudizio sulla situazione del vino italiano con riferimenti a quello piemontese. Sono emerse cose positive e criticità. Con qualche inedito, dalla parte di un autore di guide, come il distinguo tra il Piemonte che funziona, quello della Langa del Barolo e del Barbaresco, che ha risorse e forza per fare squadra, e le zone del Monferrato che con la Barbera fanno fatica a stare al passo. Ecco uno spunto di riflessione per consorzi, politici e istituzioni varie. C’è poi la questione del mercati. Fabrizio non fa sconti: Italia al palo con produttori che la abbandonano anche per i pagamenti non puntuali. Estero che cresce, con in testa gli Usa confermati punto di riferimento per il mondo del vino italiano, con buona pace di chi sogna la conquista della Cina, forse non ancora a portata di mano. Tra le cose positive Fabrizio segnala la potenzialità del Moscato vendemmia 2015. Quasi una promessa dei 3 Bicchieri? Si vedrà.

Intanto qui di seguito la videointervista. Buona visione.

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