Vendemmia 2008: da buono a ottimo

inserito il 27 Novembre 2008

«La vendemmia 2008, partita in condizioni climatiche non facili a causa delle forti piogge e della diffusione dei parassiti, ha avuto a fine stagione una vivace ripresa e ci darà una buona, se non ottima annata», lo ha affermato Mino Taricco, assessore regionale all’Agricoltura, in apertura di “Anteprima Vendemmia”, l’evento, che si è svolto alcuni giorni fa a Nizza Monferrato, promosso da Regione Piemonte e Vignaioli Piemontesi per presentare dati e valutazioni sulla vendemmia appena conclusa. «I risultati confermano l’eccezionalità del nostro comparto vitivinicolo – ha continuato Taricco -, un’eccezionalità – ha precisato – dovuta non solo a oltre 50 mila ettari di vigneto, a 20 mila aziende e a una realtà ricchissima di cantine e cooperative, ma anche a uno straordinario patrimonio paesaggistico e ambientale che ci auguriamo possa meritare il riconoscimento Unesco.

Il nostro punto di forza, in questa fase generale di fortissima difficoltà economica – ha proseguito l’Assessore –  è la caparbietà, la capacità di lavorare e la volontà di ripresa: quando, alcuni mesi fa, abbiamo aperto le domande per i bandi del Programma di Sviluppo Rurale, si temeva una scarsa adesione a causa della difficoltà di progettare investimenti e piani di sviluppo per il futuro. Oggi, invece, alla chiusura dei bandi, ci ritroviamo 2000 domande per l’insediamento di giovani agricoltori e 6000 per i piani di miglioramento aziendale, due dati che credo diano la misura della capacità e della volontà delle nostre aziende di strutturarsi e lavorare per far fronte al meglio alla situazione.”

 

Giulio Porzio e Daniele Dellavalle della Vignaioli Piemontesi hanno presentato l’andamento della maturazione delle uve e le previsioni sulla qualità: nel 2008 l’andamento climatico non è stato facile e i danni causati dalla peronospora sono stati pesanti, ma un fine stagione più clemente ha consentito di recuperare la situazione e permette oggi un diffuso ottimismo sui livelli qualitativi della vendemmia 2008. Si annuncia per i vari vitigni un livello che va dalle tre stelle (buono) alle quattro stelle (ottimo), con qualche possibile punta di eccellenza per i Nebbioli (Barolo, Barbaresco, Roero, Gattinara), vendemmiati più tardi e quindi con migliori condizioni climatiche di maturazione e raccolta.

 

Dopo gli interventi dell’Assessore Taricco e della Vignaioli Piemontesi, “Anteprima Vendemmia”, che si è svolta a Nizza Monferrato, al Foro Boario di piazza Garibaldi, ed è stata condotta da Marcello Masi, vicedirettore del Tg2, ha visto un animato talk show moderato da Giancarlo Montaldo con la partecipazione di tecnici, rappresentanti dei Consorzi e delle associazioni di produttori sullo scenario vitivinicolo del nostro territorio.

In chiusura, il premio “Piemonte Anteprima Vendemmia 2008” è stato consegnato a Gad Lerner, giornalista, testimone della cultura e delle tradizioni del territorio, ed eccellente produttore vitivinicolo del Monferrato: la sua Barbera “Barabba” ha recentemente ottenuto il riconoscimento “I Tre Bicchieri” di Gambero Rosso e Slow Food 2009. Gad Lerner ha ricordato il valore del lavoro dei vecchi vignaioli, cui si deve il pregio dei vini che oggi si producono, e l’importanza dell’appartenenza a un territorio con tradizioni e radici irrinunciabili.

 

I dati quantitativi.

Dal punto di vista quantitativo, in Piemonte la produzione complessiva di vino è stimata nel 2008 in 2.479.633 ettolitri, di cui 2.122.340 rivendicata a DOC e DOCG (2.723.946 ettolitri nel 2007); il dato nazionale è una produzione di 44.500.000 ettolitri di vino (+5% rispetto al 2007).

50.000 gli ettari di superficie totale vigneti in Piemonte, di cui circa 46.000 riferiti alle aziende che producono per il mercato. Sono 20.000 le aziende vitivinicole attive, 54 le cantine sociali con 14.000 soci, 280 le imprese industriali e circa 307 milioni di euro il valore della produzione di vino ai prezzi di base (l’11% della produzione agricola regionale).

L’export assorbe il 60%  del vino prodotto in Piemonte, con dati in crescita.

Sono 14 i vini a DOCG piemontesi (su 40 nazionali) e 44 i vini a DOC.

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