Corre nei rally nei fine settimana e il lunedì è già in ufficio a dirigere la produzione di tappi per vini e spumanti prestigiosi di tutta Italia.
Il driver-manager è Jacopo Araldo, 38 anni, alla guida della Belbo Sugheri, azienda di famiglia del Gruppo Paolo Araldo (è il padre di Jacopo), una delle realtà più attive e innovative nel panorama enologico italiano ed europeo, che distribuisce prodotti per l’enologia e ha sede e stabilimenti a Calamandrana, nell’Astigiano, nel cuore di una delle zone vitivinicole più importanti d’Italia che, nel 2014, è stata anche la prima, a livello nazionale, a diventare Patrimonio dell’Umanità Unesco.
Dice Jacopo: «Corro da quindici anni, ma la passione per i motori ce l’ho da quando, da bambino, vedevo passare davanti a casa le auto “preparate” per i rally che uscivano da un’officina. Quel rombo mi è rimasto nella testa ed è diventata una passione che coltivo con atteggiamento professionale anche se faccio un altro mestiere».
Jacopo Araldo, insieme alla sorella Beatrice, si occupa
della Belbo Sugheri, brand storico nella finitura e distribuzione di tappi in
sughero e anche braccio italiano di un colosso internazionale, la francese Diam
Bouchage.
Un ruolo chiave, quello di Jacopo, nell’azienda di famiglia che, tuttavia, non
gli ha impedito di coltivare la passione per i motori e per i rally, ma vissuti
da protagonista, come pilota, e non senza soddisfazioni importanti.
Le ultime due sono il primo posto assoluto al Rally Città di Torino, vinto tre
volte, dopo la partecipazione a ben 13 edizioni con podi e piazzamenti, e il
secondo posto assoluto al rally genovese “della Lanterna”. Il tutto conquistato
dopo uno stop, tra intoppi personali e lockdown da Covid, durato undici mesi.
«È stato un bel rientro in gara – ammette Jacopo -. Ha confermato il feeling
con la macchina, la Skoda Fabia R5 preparata dal team Balbosca e con i colori
della scuderia Meteco Corse, insieme alla voglia di vincere».
Passione per i motori coltivata fin da piccolo: «Mio padre mi ha trasmesso
l’amore per le auto. Quello per le gare di rally è una cosa mia» dice Jacopo
Araldo che un navigatore donna, Lorena Boero.
Ma oltre ai rally c’è il lavoro di manager alla Belbo Sugheri.
Un compito impegnativo per condurre un’azienda che conta una cinquantina di
addetti di età media attorno ai 30/35 anni. Dice Jacopo: «Siamo un’azienda
giovane e molto dinamica. Nello stabilimento che si estende su una superficie
di 6 mila metri quadrati a Calamandrana ci occupiamo della finitura dei tappi
semilavorati che ci arrivano dalla Diam Bouchage che poi vendiamo e consegniamo
in tutta Italia. Ne trattiamo circa 500 milioni l’anno. Un impegno che comporta
alta professionalità e attenzione costante».
E non mancano gli investimenti futuri con il progetto di un altro capannone per
la logistica, «Ci aiuterà a fare ancora meglio il nostro lavoro» assicura il
manager- pilota che riferisce qualche curiosità sul binomio tra il mondo del
vino e quello dei motori, da sempre vicini. Racconta: «Molti titolari e manager
di aziende vinicole, clienti di Belbo Sugheri e miei amici, sono anche piloti
di rally o sponsor di importanti manifestazioni rallistiche e motoristiche.
Capita così che ci si trovi a fiere ed eventi enologici a parlare, invece che
di lavoro, di auto, assetti, traiettorie, motori e pneumatici. È una passione,
quella per lo sport rallistico, che prende molto chi lo pratica e chi lo segue.
E fa piacere incontrarsi e confrontarsi con chi capisce quello che ami. Se poi,
però, alla fine ci scappa un contratto di fornitura a favore della Belbo
Sugheri per me è ancora meglio».