Anche se forse ha perso la leadership assoluta di un tempo Canelli, nell’Astigiano, rimane la culla dello spumante italiano.
Qui, nel 1865, sono nate le prime bollicine ispirate a quelle dei cugini francesi e che erano a base di uve moscato bianco. Furono vendute in tutto il mondo. Poi arrivarono anche quelle a base di pinot nero per spumanti brut che ebbero grande successo.
Qui ci sono le Cattedrali sotterrane, le Cantine storiche dove si affinano ancora vini e spumanti celebrati in tutto il mondo. E proprio da quelle Cantine è nata l’idea che poi ha portato i Paesaggi vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato a diventare, primi tra le aree vitivinicole di pregio italiane (e persino prima della Champagne), Patrimonio dell’Umanità a sito Unesco.
Non sono le uniche particolarità della città astigiana che è anche un polo mondiale d’eccellenza per il comparto di aziende che progettano, costruiscono e vendono nei cinque Continenti macchine per enologia e per molti altri settori, dall’alimentare al farmaceutico al conserviero alla nautica.
A queste suggestioni deve essersi ispirata la nuova campagna pubblicitaria della Bosca di Canelli che ha un titolo eloquente: “masters of bollicine”, i maestri delle bollicine. Un approccio dichiarato non convenzionale che vuole comunicare tutto il patrimonio (e l’orgoglio) canellese, ma in modo originale, fuori dagli schemi. Qui di seguito la nota stampa che presenta la campagna, alcuni immagini e un link alla clip.
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Il mondo delle bollicine è da sempre legato ad un universo valoriale dove l’heritage, l’expertise e la tradizione si uniscono al divertimento, alla socialità e alla condivisione. Racchiuse in ogni bottiglia ci sono la passione e la dedizione del produttore e dei professionisti della filiera vitivinicola che, dalla vigna alla cantina, si adoperano per ottenere il massimo dalle uve in termini di gusto, vista e olfatto.
Un importante lavoro che Bosca porta in scena creando una similitudine, surreale e ironica, tra i diversi mestieri del vino e le professionalità provenienti da altri settori che svolgono compiti “affini”: i “Masters of Bollicine” di Bosca. Così l’agronomo è rappresentato da un’acconciatrice che cura la vigna, l’enologo e il cantiniere sono interpretati da un gemmologo e da un tato che si occupano rispettivamente della selezione delle uve e dell’affinamento del vino in cantina e il sommelier si racconta nei panni di una direttrice d’orchestra.
“Il nostro approccio alle bollicine è da sempre una combinazione di maestria ed inventiva: lavoriamo in un settore in cui per arrivare ad alti livelli è necessario padroneggiare conoscenze ed essere indirizzati ad una continua innovazione. Non per questo l’aspetto giocoso e divertente deve venire meno. Anzi, vogliamo raccontare il processo attraverso il quale otteniamo i nostri spumanti con toni vivaci e ironici, in coerenza col nostro posizionamento controcorrente.” commenta Polina Bosca, CMO.
In pieno spirito non convenzionale, Bosca affida ai quattro personaggi il racconto della propria arte, affinata in quasi 200 anni di storia, dei propri vigneti situati tra Asti, Cuneo e Alessandria e delle Cattedrali Sotterranee di Canelli, Patrimonio Mondiale dell’Umanità per l’UNESCO.
La campagna “Masters of Bollicine”, partita ad inizio novembre, ha un’anima always on e due flight: uno in partenza della campagna ed uno in chiusura, a Natale. La campagna vive in contenuti statici e dinamici e su pianificazione digital che coinvolge OTT, CTV, Adressable TV, Social media, Display e Rich Media.
Protagonista lo spumante Metodo Classico Alta Langa DOCG della Linea Ispiro che trascorre un minimo di 36 mesi di affinamento all’interno delle Cattedrali Sotterranee Bosca di Canelli.
CREDIT:
Agenzia creativa: This Is Ideal
Agenzia di produzione: Skillsshake
Regista: Gabriele Lazzaro
Attori: Mariella Valentini/acconciatrice, Danilo Brugia/gemmologo, Gabriele Rossi/tato e Carola Stagnaro/ direttrice d’orchesta
Il video è visibile qui. Sotto alcune immagini.