Nella Langa Astigiana rivive la tradizione pasquale del capretto

Per gli appassionati delle buone ricette del periodo di Pasqua torna il capretto di Langa,allevato secondo la tradizione e, a fine marzo, al centro di un appuntamento enogastronomico da non perdere. L’iniziativa è della Comunità montana “Langa Astigiana Val Bormida” che da anni promuove l’allevamento di varietà autoctone di animali da cortile e da stalla, dal cappone di Vesime, al ruspante langarolo, dal manzo giovane protagonista alla sagra bovina di San Giorgio Scarampi per arrivare, appunto, al capretto di Langa. Se ne parlerà, davanti a piatti della tradizione langhetta, il 26 marzo prossimo al ristorante “Madonna della Neve” di Cessole. Dalle 20,30, quattro chef – oltre ai cuochi del Madonna della Neve partecipano quelli dei ristoranti a “Testa in Giù” di San Giorgio Scarampi, “Castello” di Bubbio e “La Casa nel Bosco di Gianni e Mina” di Cassinasco – proporranno piatti a base di capretto, dall’antipasto al secondo. Tutte le ricette saranno abbinate ai vini dei produttori locali che hanno aderito alla Bottega del vino della Langa Astigiana. Partecipare costa 30 euro a persona. Info e prenotazioni Comunità Montana (0144/93350) o ristorante Madonna della Neve (0144/850402). «La Comunità montana – precisano a Sdp dagli uffici di Roccaverano – ha ideato e realizzato un marchio denominato “Tipico tradizionale della Langa Astigiana” che comprende un paniere di prodotti tipici e tradizionali trai quali il capretto della Langa Astigiana, allevato nelle stalle della zona unicamente con latte materno. Questo metodo di allevamento garantisce il benessere degli animali e offre ai consumatori carni uniche per genuinità e sapori». Infine qualche indicazione di mercato: acquistare la carne di capretto direttamente dagli allevatori langaroli si può, il prezzo al chilo varia tra i 9 euro dell’animale vivo ai 13/14 euro della carne già preparata per il consumo. Info allo 0144.93350.