Mr Eataly tra le onde? Oscar Farinetti fa come Cristoforo Colombo: va in America in barca a vela… ma con Soldini

inserito il 19 Gennaio 2011

Cosa ci fa il fondatore di Eataly in un elegante ristorante stellato di Asti con il velista Giovanni Soldini? Entra nell’industria nautica? Si dà agli sport velici? O pensa ad una catena di market del gusto galleggianti?Niente di tutto ciò, anche se trattandosi di Farinetti ognuna delle ipotesi sarebbe verosimile.

Oscar e il più famoso navigatore solitario più famoso italiano martedì scorso, 18 gennaio 2011, erano a cena al Gener Neuv di Asti a quanto sembra per mettere a punto l’ultima pensata di gastro-marketing: una traversata in barca a vela dall’Italia all’America, più o meno sulla rotta di Cristoforo Colombo e proprio nell’anno dei 15° dell’Unità d’Italia.

Burla, scherzo o verità? Farinetti, da parte sua, ha anticipato il viaggio in barca ad alcuni commensali incontrati al “Gener”. Tra un capitone in agrodolce, uscito dalle preziosi mani della chef Pina Fassi e servito dal marito Piero, e un calice di Asti spumante “La Selvatica” dell’amico produttore Romano Dogliotti, ha confidato itinerario e qualche particolare dell’evento. «Con Giovanni – ha detto – partiremo alla volta dell’America con una grande barca a vela. Sarà un viaggio emozionante dal vecchio Continente al Nuovo Mondo nel segno del gusto». E del business, aggiungiamo noi ricordando che pochi mesi fa, proprio in terra americana, Farinetti ha aperto il suo Eataly New York. Il viaggio Europa-America potrebbe essere un ottimo spot per il mega store del gusto della Grande Mela.

I particolari del viaggio si dovrebbero conoscere nei prossimi giorni. La partenza potrebbe essere per aprile. E anche il nome della barca è sconosciuto (Eataly, Oscar?).

Sia come sia anche questa iniziativa di Farinetti – ammesso che sia davvero al varo – è destinata ad essere un successo, prima di tutto per la sua immagine e quella delle sue attività imprenditoriali, e poi, a ricaduta, anche per il Piemonte e l’Italia che in tema di buona tavola continua, almeno in quello, ad avere un’immagine internazionale da leader.

Filippo Larganà (filippo.largana@libero.it)

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