Il celebre chef catalano Santi Santamaria è morto per un infarto a 53 anni nel suo ristorante di Singapore. Nel 2002 era stato tra i protagonisti di una rassegna d’alta cucina a Canelli, nell’Astigiano. La manifestazione, attiva dal 2001 al 2008, era intitolata “Le Grandi Tavole del Mondo” ed era allestita nelle cantine della Contratto, famosa casa vinicola canellese. Inventore della rassegna era Carlo Bocchino, patron della famosa distilleria di famiglia e della maison vinicola.
La formula era tanto semplice quanto innovativa: ospitare in una delle più belle cantine storiche della capitale italiana dello spumante, i più famosi cuochi del mondo e dar modo a loro di presentare la propria cucina e a pochi fortunati commensali (i coperti erano non più di una trentina) di gustare prelibatezze create da virtuosi dei fornelli abbinati a vini del territorio. Tra i cuochi che parteciparono nomi con Bocuse, Ducasse, Marchesi e Anne Feolde dell’Enoteca Pinchiorri.
Santamaria è morto improvvisamente, stroncato da una crisi cardiaca, mercoledì 16 febbraio, nel ristorante di Singapore gestito dalla figlia Regina.
Ricorda Carlo Bocchino: «Santi fu nostro ospite il 2 febbraio del 2002. Non fu facile riuscire ad averlo a Canelli. In quel momento conduceva il suo ristorante in Spèagna, El Raco de Can Fabes. Andai a trovarlo lì mangiando divinamente. Gli proposi di partecipare alle Grandi Tavole e alla fine accettò. A Canelli Santi presentò un menù a base di pesce e carne. Fu un successo. La notizia della sua scomparsa mi ha molto rattristato. Conservo ancora le foto di quell’incontro di 8 anni fa e il ricordo di un formidabile maestro di cucina e di un uomo solo all’apperenza burbero che invece aveva dentro di sé un calore unico che riusciva a mettere nei suoi piatti».
Filippo Larganà (filippo.largana@libero.it)