Lutto. Addio al giornalista astigiano Paolo Monticone, cronista appassionato ed esperto di vino

inserito il 10 Febbraio 2025

«Oh, mi raccomando, venite alla conferenza stampa che facciamo due parole». Che poi le “due parole” con Paolo Monticone, erano inevitabilmente più di due e si finiva a parlare di tutto, dal vino alla politica, dai libri all’arte, dall’ambiente al mestiere più bello del mondo che è quello dello scrivere.

Paolo se n’è andato questo pomeriggio, 10 febbraio 2025. Aveva 82 anni ed era malato da tempo. «Ma non ho paura di morire» ci aveva confidato quando, alcuni anni fa, ci aveva parlato del male che gli era stato diagnosticato. Il pensiero era corso immediatamente all’amatissimo figlio di Paolo, Lorenzo, mancato alcuni anni fa.

Non si era risparmiato Paolo, non aveva rinunciato a vivere fino all’ultimo quella passione per il giornalismo che lo aveva portato a dirigere La Nuova Provincia, il settimanale di Asti, e a lanciarsi in altre avventure editoriali e collaborazioni con tante testate, per amore della notizia, della verità raccontata in prima persona, senza filtri, come si deve fare.

E poi c’era l’amore per lo sport, dal ciclismo alla pallacanestro, e per il gioco del Tambass, il tamburello, e anche l’impegno civile, come appassionato di storia locale e presidente dell’ANPI, l’Associazione nazionale dei partigiani, per la quale non faceva mai mancare la sua presenza alle tante commemorazioni della Resistenza in provincia di Asti e nelle province vicine.

Infine la passione di Paolo per il vino. Un affetto “contadino”, fatto di vicinanza e rispetto, di conoscenza e curiosità. Tanto che con una Cantina del territorio, quella di Vinchio Vaglio di cui è presidente Lorenzo Giordano, aveva stretto un rapporto che andava al di là del ruolo di comunicatore. Per anni, infatti, ne aveva curato gli incontri con la stampa e i giornalisti in modo sempre perfetto e esaustivo.

Paolo, che lascia la moglie Eugenia, per molti che fanno il nostro mestiere è stato un punto di riferimento, un maestro a cui chiedere chiarimenti e informazioni, una mano, un aiuto, un consiglio. Insomma Paolo Monticone è stato più di un collega, è stato un amico vero. Ciao Paolo.

Filippo Larganà
Vittorio Ubertone

(foto di copertina da La Nuova Provincia)

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