A parole sono/siamo tutti d’accordo: le enoteche regionali, che in Piemonte non mancano, servono a promuovere vino, territorio, ma anche cultura, arte, storia e tradizioni. Nella realtà bisogna fare, come sempre, i conti con fondi, personale, strategie e imprevisti anche di una certa difficoltà, come una pandemia globale, una crisi economica e perfino le preoccupazioni per una guerra nel cuore dell’Europa.
Poi ci sono quelli di Albugnano, comune rurale nel Nord dell’Astigiano al confine con la provincia di Torino, che hanno messo insieme produttori di un vino che declina al meglio i vitigno nebbiolo, l’Albugnano doc, tutelato del Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato, e, con il supporto del Comune e la benedizione della Regione Piemonte, hanno aperto un’enoteca regionale. Come presidente hanno incaricato un giornalista del vino espertissimo e con un passato anche da amministratore di enti e associazioni vinicole, è Giancarlo Montaldo, albese, con uno sguardo apertissimo sul Piemonte del vino e anche di più.
E così, dopo un bel po’ di lavoro, sabato scorso ha aperto i battenti l’enoteca regionale di Albugnano. Un battesimo in piena regola con, nel ruolo di madrine e padrini, oltre a Montaldo e la sindaco del paese, Aurora Angilletta, l’assessore regionale all’Agricoltura, Marco Protopapa; il presidente del Consorzio Barbera d’Asti, Filippo Mobrici; la presidente del Consorzio del Freisa, Marina Zopegni; Mario Sacco, presidente della Fondazione CrAsti.
Qui foto e video realizzate da Vittorio Ubertone.
fi.l.